Avevo già avuto modo di notare le qualità dei nostri con il precedente EP, "The Cruel Crime" e finalmente mi ritrovo tra le mani il loro full lenght d'esordio che mi catapulta nel contorto mondo degli Apeiron. A parte l'inutile intro, si inizia subito alla grande con "Voids of Breath" che mette in luce le qualità tecniche del poliedrico quartetto lombardo e le novità che questa nuova fatica ha da offrire ai suoi fan, che cerca da subito di prendere un po' le distanze dallo swedish death del precedente lavoro (ma la strada per la totale indipendenza rimane ancora lunga). La musica del combo di Vigevano non è proprio cosi facilmente inquadrabile in un genere ben preciso, in quanto nel sound dei nostri convergono un bel po' di contaminazioni dai più disparati ambiti musicali (in "Hendra" ad esempio fa la sua comparsa una chitarra spagnoleggiante inserita in un contesto death). Diciamo anche che "Among the Lost" non è proprio quello che si dice un album di facile assimilazione, data la complessità delle sue trame chitarristiche, della durezza che pervade comunque l'intero lavoro e delle soluzioni abbastanza particolari che si vanno a susseguire nell'intera evoluzione del cd: richiami a la Dark Tranquillity riecheggiano in "Clutches of Despair" (dove compare come guest star Gianluca Melino degli Alligator) e "Scavenging Thoughts". Un indemoniato basso super slappato, degno di una song funky, fa la sua comparsa in "The Last Page"; ma nel disco c'è addirittura lo spazio anche per una ballad, "Through Me You Enter", per melliflui intermezzi acustici o per divagazioni prettamente progressive, dove solo la voce ruvida di Alessio Massara ci tiene ancorati in territori death metal. L'unica difficoltà come già detto, ma forse alla lunga sarà il pregio di questa articolatissima release, è la difficoltà di far propri con una certa immediatezza questi pezzi, ma la cosa permetterà una più ampia longevità nell'ascolto di questa release e nel suo pieno godimento. Bravi e preparati tecnicamente, le vocals si rifanno parecchio a quelle di Mikael Stanne di "The Gallery". In definitiva, sono ben lieto di aver avuto modo di ascoltare l'intricatissimo debutto degli Apeiron, cosi straripanti nelle loro composizioni da stordire le mie frequenze cerebrali e spedirmi direttamente al manicomio. Imprevedibili! (Francesco Scarci)
(Last Scream Records)
Voto: 75
Voto: 75