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#PER CHI AMA: Goth Sperimentale Identitario |
Scrivere dei Deviate Damaen (ex Deviate Ladies), band romana attiva fin dal 1991 con trascorsi eccezionali e un curriculum musicale da far invidia a chiunque, è un compito ingrato che difficilmente riuscirò a portare a termine esaustivamente. La band, capitanata dal geniale vocalist, fondatore storico, G\Ab Svenym Volgar dei Xacrestani, è da considerarsi il modello sonoro che più rappresenta l'avanguardia estrema da più tempo in Italia. Il doppio lungo album dal titolo 'Retro – Marsch Kiss' è un colosso di schizofrenia poetica, spasmi sonici e romantici attacchi sonori a 360 gradi, costruiti con metodi lontani dalla consuetudine, distanti da tutta la musica odierna e basati sulla trasmissione costante di ideologie estreme, trasversali, deviate e perverse, un modo di intendere e fare musica che non esiste più, voluto e ricercato per dare qualcosa a tutti i costi. Ogni singola nota, rumore e parola è usata come un'arma per colpire la psiche dell'ascoltatore e indurlo alla riflessione, sana o insana che sia. La musica è un concentrato di porzioni rubate alla classica, alla lirica, alle canzoni del ventennio, marce militari tedesche, rumori d'ambiente, elettronica, dance wave, gothic rock, black metal sperimentale, tanta poesia, filosofia, storia, il mito dell'Impero Romano, Dante, la musica sacra e quant'altro che forse ora sta sfuggendo anche al sottoscritto. I testi dissacranti, iconoclasti, politicamente scorretti sono violentemente geniali, studiati per ferire, cantati in lingua madre, latino, tedesco e inglese, rispettando sempre quella forma arcaica che trova la sua miglior figura nel classicismo dell'antica Roma. Le liriche si muovono tra rimandi storici per approdare ad un confronto con la realtà durissimo, senza mezzi termini, mettendo a nudo le ipocrisie della società attuale ed il suo modo di vivere odierno. L'album è strutturato come un lungo audiolibro con tante voci narranti, dialoghi e monologhi intervallato da brani veri e propri, epici e ribelli, poco conformi alla normale forma canzone tra elettronica e post punk alla maniera dei Psychic TV e il black metal destabilizzante in odor di certe mitiche sperimentazioni rumorose dei Disiplin. Una veste perennemente teatrale lo rende molto impegnativo all'ascolto, dando comunque modo di focalizzarsi sull'originalità e la poetica dei testi, gustando alla perfezione tutta la trasgressione e la forza delle parole usate. Le composizioni sonore più rock oriented brillano di luce propria e di una prorompente personalità, riportando alla mente i grandi Disciplinatha di 'Adis Abeba', i Der Blutarsch di 'Der Sieg Des Lichtes Ist Des Lebens Heil' oppure i Death in June più sperimentali come quelli del brano "No Pig Day (All Pigs Must Die)" e nei momenti più duri si dividono tra il sound dei Christian Death (quelli di 'Pornographic Messiah'), l'avantgarde metal in stile Aborym, un pizzico punk/ hardcore vecchia scuola, passando per EBM, rumoristica, ambient minimale, recitato e canto militante di casa Ianva (altra band con cui il vocalist G\Ab ha collaborato) e tanti effetti in stile vecchio grammofono sparsi ovunque. Impossibile dunque giudicare 'Retro - Marsch Kiss' se non con il massimo dei voti (cosa quanto mai rara qui nel Pozzo), un'opera unica, che supera il concetto/valore della musica stessa per aprirsi ad un'esperienza espressiva unica che per i più potrà risultare inconcepibile ma per chi si mostrerà propenso a capirla e a condividerla, diventerà una vera chicca. Un'opera ostica, ossessiva, goliardica, crudele, realista, glam, anticonformista, folle, arguta, intelligente e incompresa. Un artwork perfetto e un booklet stracolmo di foto, testi e spiegazioni completano il capolavoro che ha impegnato la band per circa sette anni, licenziato via TSC Records nell'anno del Signore 2015. Concludo riportando una stupenda frase inserita nel booklet che la dice lunga sullo spessore di questo lavoro... "...Quanto alle “licenze poetiche”: i Deviate Damaen sono una licenza poetica vivente e militante. Una musica senza tempo... La continuazione del mito eterno, Roma caput mundi"! Ascolto obbligato! (Bob Stoner)
(TSC Records - 2015)
Voto: 100