#PER CHI AMA: Folk metal, Korpiklaani, Pogues, Tenacious D |
Progetto goliardico e burlone ben realizzato dalla band finlandese Metal Castle che al loro secondo album (a breve uscirà una già annunciata nuova assurda avventura musicale intitolata 'Tea Nation', già disponibile in preorder su bandcamp!), piazzano un lavoro autoprodotto di rara e inconcepibile genialità... Basato su una storia inverosimile che tratta la riconquista della propria isola (Metal Island) da parte di un popolo sottomesso ad uno oscuro signore. Chi si avventura all'ascolto del cd, entrerà progressivamente in un mondo musicale concepito come opera narrativa (per cui è difficile citare una qualche song in particolare, va ascoltato tutto di un fiato), scritta con i dettami del rock. L'album si muove su coordinate care ai film di Monty Pyton e trae spunto dalle fiabe per bambini, con l'aggiunta di una voce narrante (Peter “the Cake” Baker) che introduce e spiega le incredibili vicende dello strampalato esercito raccontato. L'album è illogicamente bello, poiché alle orecchie di un appassionato di metal moderno risulterà inascoltabile, mentre se visto con gli occhi comici di Tenacious D, risulterà irriverente, stralunato e fantastico. Il suono vintage e l'attitudine di non prendersi troppo sul serio la fanno da padroni. I nostri menestrelli non dimenticano mai di essere comunque dei buoni musicisti e lo dimostrano seminando qua e là assoli e chicche stilistiche molto ricercate, rendendo l'intero album un forziere d'oro tutto da scoprire. Il piano fantasy in cui l'album si muove, sembra essere imbevuto di una miscela folk metal, costellata di acidi ed LSD con un gusto particolare verso il concept stile progressivo degli anni settanta. La forma musicale è difficilmente spiegabile. Possiamo dire che la band finlandese sta al metal come gli Stranglers di 'Rattus Norvegicus' stavano al punk nei tardi anni settanta. Così troveremo un violino intrecciato con tastiere uscite da qualche film psichedelico dei 70's, con ritmiche metal dal suono aggressivo tanto quanto lo potevano essere gli Anvil, gli Iron Maiden del primo album e i Black Sabbath di un tempo, con spunti folk da osteria (vedi Korpiklaani) e un cantato splendido a metà tra Shane Mcgowan dei Pogues, Paul di Anno di "Prowler" e tanta sottile, geniale visionaria stranezza che li accomuna alla già sopra citata mitica band inglese (riuscite ad immaginare gli Stranglers in veste folk ?). Una strada musicale divertente e fatta per divertire, con ingegno e intelligenza, con quel taglio da film di serie B e novella per bambini metallari che ricorda con i dovuti paragoni e differenze di genere, la novella "The Angel and the Soldier Boy" dei Clannad. 'The Battle for Metal Island' è un album consigliato a metallari poco arrabbiati e in pace con se stessi, piacevolmente disturbati dalla sindrome di Peter Pan e per intellettuali amanti del rock in qualsiasi salsa esso venga proposto. (Bob Stoner)
(Self - 2014)
Voto: 75