#PER CHI AMA: Death/Thrash, Cannibal Corpse, Belphegor, Suicide Silence, Anima |
La band siciliana degli I Will Kill You si presenta in ottima forma in occasione del full length di debutto (all'attivo un EP) e fin dal primo ascolto si capisce che gli intenti di ispirata perversione sonica sono parecchi. Uscito per la Inverse Records in questo 2014 e dotato di una bella copertina sanguinolenta, 'Extrema Putrefactio' sfodera il suo gusto noir con un'ottima verve da navigato serial killer. L'intero lavoro si regge su un magma sonoro avvincente, figlio dei deliri sonici stile Suicide Silence e Cannibal Corpse per impatto killer e una produzione di taglio death metal molto moderna che evoca i Dying Fetus. Di frequente si abbandona ad incesti black metal ibridi dal sapore molto maligno e lugubre sulla scia degli ultimi Belphegor. L'album è apprezzabilissimo e gode di una vena ispirata che sormonta, esalta e mischia una vena romantica di stampo acustico con innesti rubati a classici lenti strappa lacrime metal con effetto cristallino ("Die") ad una lacerata verve sudicia di marcio thrash/black metal carico di violentissimo macabro carisma. L'intero lavoro si avvale di una buona dose di potenza dal sapore horror, come suggerisce senza inganni il titolo e per anarchica scelta stilistica (anche se in realtà i brani riflettono più aree del metal estremo), ci piace accostarli per attitudine alla band tedesca degli Anima (quelli di 'Enter in a Killzone'). L'impatto è violentissimo e sostenuto da un drumming encomiabile e comunque anche se non tutto risulta originale, sicuramente i brani godono di grossa personalità, con l'intrusione mai scontata di chitarre pulite e persino di un brano guidato da un malinconico piano ancestrale ("Ante Mortem") che ben contrasta con l'aria distruttiva dell'intero box. 'Extrema Putrefactio' è un album fatto con passione e intelligenza, un lavoro che cerca in continuazione di stupire e mettere in sincronia l'arte malata del black metal con l'arte violenta e penetrante del death metal più claustrofobico, difficile da inquadrare ma facile da apprezzare ascolto dopo ascolto; un lavoro decisamente invadente e mai scontato che affascina e non delude affatto. Album da ascoltare a fondo, un gioiellino insanguinato!!! (Bob Stoner)
(Inverse Records - 2014)
Voto: 80