#PER CHI AMA: Black atmosferico, Todtgelichter, Fen |
La band sassone, al secondo full lenght autoprodotto nel 2014 dal titolo 'Glas', si presenta con una grafica di copertina con sfumature di grigio e un'immagine malinconica di una radura desolata a rappresentare l'atmospheric black metal racchiuso tra le tracce di questo interessante cd, il secondo per l'ensemble di Dresda. Quasi tutti pezzi sono di lunga durata e sfoderano arte e classe compositiva, un black dai risvolti spesso ai confini del romanticismo violento, aggravato nella sua durezza da un cantato in lingua teutonica che non guasta proprio e che rende ancora più potente l'esecuzione. Ci sono varie correnti all'interno di questo lavoro, l'espressività dura dei Mayhem e il lato evocativo dei Wolves in the Throne Room, l'ira criptica dei Todtgelichter e degli Tsjuder, e per concludere l'incedere progressivo dei Fen. Il confine quasi folk di "Leere Träume" è spiazzante e forma con le successive "Glas" e "Splitter" un trittico mozzafiato dall'atmosfera surreale, solenne, nera e profonda che sfiora i meandri del funeral, le cavalcate epiche e le sfuriate dei primi vagiti di scuola Ulver. Un album impegnativo da assimilare lentamente, un lavoro che mostra i mille volti della band che pur non risultando freschissimi in termini di originalità, suonano comunque benissimo, offrendoci alla fine otto brani di eccelsa fattura, lunga durata e piacevole ascolto, carichi di intensità e rabbia, con uno screaming al vetriolo, il tutto adagiato su vellutate melodie oscure disperse nella nebbia (ascoltate la conclusiva "Ein Zu Stein I: Wind"). Un lavoro intrigante che si muove tra il passato e il futuro, classicismo e ultime evoluzioni di un genere che è ancora in grado di sfornare piccoli oscuri gioielli come questo 'Glas'. Una band da tener d'occhio! Un lavoro notevole! (Bob Stoner)
(Self - 2014)
Voto: 75
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