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sabato 23 agosto 2014

Voice of Ruin - Morning Wood

#PER CHI AMA: Death Metal Melodico/Metalcore
Provenienti dalla Confederazione Elvetica francofona, il quintetto dei Voice of Ruin dà alle stampe questo cd composto da 12 tracce, di cui un paio completamente strumentali. Al primo impatto, la musica qui proposta non ha fatto fatica a rimandarmi, specialmente in alcuni passaggi, al death melodico di scuola scandinava di fine anni '90 e inizio 2000. Amorphis ed In Flames i principali riferimenti, anche se il tutto è pervaso da quell'aurea di modernità che contraddistingue produzioni di questo tipo. Passaggi veloci e riffoni mid-tempo si alternano per gran parte dei 46 minuti di 'Morning Wood', così come le vocals che, a tratti pulite e in altri casi più aggressive, non danno tregua. I testi, di sicuro, non trattano temi filosofici e sembrano non prendersi troppo sul serio (“Party Hard”, “Cock n Bulls”, “Sex for free” e “Big Dick” parlano chiaro), anche se artwork e produzione sono sicuramente da gruppo ben più affermato. Inutile nascondere il vero valore della musica contenuta in questo cd, non siamo di fronte ad un capolavoro e non farò nulla per nascondervelo. Un po' troppo sconclusionati per i miei gusti, il gruppo suona sicuramente bene ed è bello compatto, ma manca la cosa più importante, la composizione. Mancano infatti le canzoni, quelle che ti fanno innamorare di un cd o semplicemente quei due o tre brani in grado di risollevare le sorti di un lavoro altrimenti non troppo brillante. Belli i suoni, notevoli le prestazioni dei musicisti, ma poca sostanza; ed è la sostanza a fare la differenza, quasi sempre fortunatamente. Il gusto amaro dell'occasione persa rimane anche dopo aver ascoltato 'Morning Wood' più volte a distanza nel tempo, anche se ascolti meno attenti fanno guadagnare a questo lavoro qualche punto perchè comunque dagli speaker, la musica esce bella tosta e sicuramente di impatto. E se è questo che cercate, allora avrete trovato un bel prodotto di death metal melodico. Se cercate invece belle canzoni, bisogna guardare altrove. Il richiamo al tasto skip del mio lettore è stato talvolta forte, ma sono sempre riuscito a resistere per cercare di dare una chance al quintetto svizzero. Senza alcuna difficoltà, vi posso indicare come tracce degne di nota la titletrack, la già citata “Cock n Bulls” e la stumentale e assai piacevole “Today Will End”. Se volete dargli una possibilità, fate pure, cosi come l'ho voluta dare io. Risultato? Aspetterò la prossima release per vedere se la fiducia sarà stata, almeno in parte, ripagata. (Claudio Catena)