Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Schemata Theory. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Schemata Theory. Mostra tutti i post

mercoledì 20 agosto 2014

Schemata Theory - Dry Lung Rhetoric

#PER CHI AMA: Heavy/Progressive, Metallica
Per fortuna quest'estate disgraziata (meteorologicamente parlando), mi ha quantomeno portato sulla scrivania dei bei prodotti da ascoltare e analizzare: uno di questi è senza ombra di dubbio il full lenght degli Schemata Theory, gruppo inglese che gode già di una discreta fama e che da quanto mi risulta, è già alle prese con il successore di questo 'Dry Lung Rhetoric' datato 2012. Informandomi qua e là, ho letto che i componenti del gruppo si sentirebbero influenzati da mostri sacri quali Metallica e Dream Theater; personalmente ritengo che la loro musica sia influenzata molto meno di quanto ne possano essere i vari membri e questo lo trovo assolutamente positivo. Soprattutto perché il progetto sta in piedi da solo e cammina con gambe forti sulla propria strada, godendo di musicisti ben dotati sotto il punto di vista tecnico e compositivo. Mi riesce anche difficile etichettare rigidamente la musica proposta, perché si tratta di un sound in continua evoluzione lungo i minuti del disco, ma sempre ben strutturato e ben calibrato. Si tocca il metal classico, ma anche lo sludge, il post metal ed il progressive. Le canzoni sono piacevoli, non c'è che dire; la varietà di tipologie di vocals proposte è poi davvero ampia, cosi come le chitarre che, sempre belle quadrate, scolpiscono riffoni degni di nota. Non vorrei tralasciare infine l'affiatatissima sezione ritmica che si fa sentire, eccome. Tutto in questo cd sembra filare in modo scorrevole, tanto che la fine arriva troppo in fretta e sono costretto a ripigiare il play per un altro ascolto. Forse, un tocco più “aperto” nella scelta dei suoni avrebbe giovato a tutto l'insieme, perché in alcuni punti trovo il suono della batteria un po' troppo chiuso e “caldo” per il genere proposto, ma stiamo parlando veramente di inezie. Sugli scudi, in assoluto, la tripletta iniziale con l'intro strumentale “A Dark Dawn”, “Perish or Prevail” e “Drones”; ma il vero capolavoro arriva con “Crisis Unveiled”, vera e propria tempesta sonora dalla quale si vorrebbe essere investiti ogni qual volta possibile. Graditissima sorpresa per quel che mi riguarda, gruppo dal notevole potenziale, a mio parere espresso ancora solo in parte; e se questi sono i risultati, ben vengano altri nuovi lavori della band. E speriamo poi, il prima possibile. (Claudio Catena)

(ABAF Records - 2012)
Voto: 75