#PER CHI AMA: Rock Dark Folk |
Dopo tante distorsioni, ritmiche furibonde e urla strazianti, è piacevole fare un washout mentale e uditivo con melodie rock\folk\dark new wave, magari da un paese che non ha una vasta scena di questo tipo, come il Portogallo. Il quartetto degli And Then We Fall (ATWF) debutta con questo cd uscito lo scorso febbraio sotto l'etichetta lusitana Ethereal Soundworks; andiamo quindi ad ascoltare le dieci tracce contenute nel semplice, ma curato jewel case. Dalle foto del loro profilo facebook si nota che gli elementi del gruppo non sono dei giovani sprovveduti, sicuramente hanno qualche anno di esperienza passato in diverse formazioni. Subito si nota l'utilizzo di suoni molto puliti, cristallini che bene si sposano con l'angelica voce della cantante, leggermente impreziosita da un riverbero aggiunto in post produzione. Il pezzo di apertura è "Ancient Ruins" che racchiude in sé tutto il background della band ed è caratterizzato da suoni puliti, ricchi di riverbero e infinita profondità. Cori eterei accompagnano il cantato e una ritmica veloce, ma mai invasiva, trascina il brano rendendolo dinamico e piacevole all'ascolto. "Until the Morning Comes" mostra il lato più rock della band, con un riff di chitarra dal suono quasi noise e una sezione ritmica classica e senza tanti fronzoli. Gli stessi arrangiamenti non esplorano nuovi orizzonti, ma nel complesso il tocco della band permette di dare una propria identità al brano. "Soul Deserts" invece è una traccia molto introspettiva, che prende a piene mani dal vasto scenario dark degli anni '80-'90, introducendo anche una linea di flauto, che mette in mostra un attaccamento alla vena folk da parte della band. Tutto sommato una band interessante, che va controtendenza senza farsi particolarmente influenzare dalle mode del momento, che vede gruppi più giovani spaziare nel pop, mirando puramente al riscontro del pubblico. Magari a discapito del proprio piacere di suonare e comporre. (Michele Montanari)
(Ethereal Soundworks - 2014)
Voto: 75