#PER CHI AMA: Post-Rock/Alternative, Tool, Lingua |
Da una band che si chiama She Hunts Koalas che genere di musica vi aspettereste? Mah, di primo acchito mi attenderei un qualcosa di irriverente o comunque fuori dall'ordinario. Mai però avrei pensato di sbagliarmi cosi tanto nella mia prima impressione. Il quartetto di Tolosa suona infatti uno stoner post-rock e questo 'EP 1' ne costituisce il loro debutto. Il dischetto (in un elegante digipack) si apre con il noise di "Heathen Faith" che lentamente cresce a livello ritmico con delle robuste chitarre e delle alternative vocals. L'incedere è ipnotico, ma un po' troppo statico per esaltarmi. Passo alla successiva "In the Breeze Again", che esordisce con un sognante basso e con vocals dal forte sapore shoegaze. L'atmosfera è di certo sognante, ma nello spirito dei nostri baldi giovani, convivono un'anima sensuale che si riflette in una gamma delicata di suoni, e una più dannata, che sfocia in roboanti strappi elettrici, che comunque ben si amalgama con la precedente, come un uomo e una donna che fanno l'amore. "Owls on the Road" è l'ultimo pezzo di questo mini cd di poco più di 17 minuti di musica. Il lungo incipit prepara all'acida ritmica sorretta dal drumming di Julien Aoufi e alle chitarre del duo formato da Alex Gavalda e Nathan Benichou, mentre la voce di François Cayla potrebbe ricordare quella dei nostrani Kubark. Il sound si irrobustisce, anche se un break centrale strizza l'occhiolino contemporaneamente ai Tool e agli ahimè disciolti Lingua. Il finale è un trip psichedelico lungo poco più di un minuto che ci consegna una nuova band da tenere sotto stretta sorveglianza. Ora mi interesserebbe solo sapere il perché di She Hunts Koalas... (Francesco Scarci)
(Self - 2014)
Voto: 65