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#PER CHI AMA: Funeral Doom/Drone |
Due sole lunghe tracce per un disco estremo ancorato in uno stallo stilistico che vede le sue salde basi a metà strada tra il doom più funereo e il drone ambient più sinistro. La cosa che colpisce di più, è che per capire al meglio lo spirito che anima quest'opera, bisogna conoscere la vera storia che ha ispirato queste due composizioni, che possono essere intese come parte di un concept album a tutti gli effetti. Siamo nel 1900, quando la popolazione di un paese nel nord della Russia è investita e tormentata da un'onda anomala di depressione, insonnia, morte e paure, una psicosi generale, fatta di allucinazioni, che si verrà a scoprire solo in seguito, provocate dalle neurotossine dei fiori di una pianta che cresce nella zona. Il ritrovamento di un diario da parte del vocalist Lejonis (voce, chitarra, violoncello), scritto da un'insegnante del luogo, fa conoscere al mondo questa storia oscura e offre al duo russo lo spunto necessario per dare vita a questa colonna sonora da incubo, intitolata 'Bagulnik', ovvero il nome del fiore incriminato, che in latino è chiamato Ledum palustre. Bella la grafica di copertina che supporta al meglio questo viaggio verso un paesaggio da incubo, desolato, colmo di disperazione. La sua atmosfera asfissiante e il suo passo funebre, si sposano perfettamente con la descrizione del booklet interno, permettendo un ascolto ancor più motivato e approfondito, poiché non conoscere l'origine da cui provengono queste sonorità, potrebbe non far comprendere la bellezza reale di questo album, e farci perdere la possibilità di immergersi in una natura così malvagia, violenta, oscura e devastante. Possiamo definirla una lunga colonna sonora che si srotola a passo lento con percussioni distanti e un sound grave, asfissiante, misterioso e lugubre, una voce gutturale che narra, ansimando nella lontananza, aumentando il collasso nervoso e l'allucinazione per l'ascoltatore, ma la cosa che rende il disco ancor più apprezzabile è che veramente sembra di essere di fronte a un film cupo, misterioso, inquietante e carico di tensione. Non è facile accostarlo a qualche altro titolo di questo genere musicale, quindi il mio consiglio è di leggere attentamente il booklet, chiudere gli occhi e gustarsi questo viaggio sonoro in tutta la sua raggelante bellezza. (Bob Stoner)
(Aesthetic Death - 2024)
Voto: 70
https://aestheticdeath.bandcamp.com/album/bagulnik
Voto: 70
https://aestheticdeath.bandcamp.com/album/bagulnik