#PER CHI AMA: Black/Dark/Avantgarde, Deathspell Omega |
È risaputo ormai, non mi nascondo più, sono un grande fan dei Blut Aus Nord, ed ogni qualvolta c’è una qualche release della band francese, sento un impulso partire dal mio corrotto animo oscuro, che spinge le mie dita a scrivere qualcosa. Non mi sottraggo pertanto neppure questa volta che vedo apparire un vinile dei miei eroi, il secondo capitolo di “What Once Was…” dopo il “Liber I”, uscito nel 2010. I due pezzi, uno per lato, della ugual durata di minuti 14:24, propongono tutto il meglio (o il peggio) che la band transalpina ha da proporre, trascinandoci per i capelli e con somma furia, nell’ultimo dei gironi infernali, con il suo sound decisamente malato, mortifero, fatto di gelide, sovrannaturali e ripetitive chitarre, accompagnato dall’alieno quanto mai furioso blast beat, da vocals disumane, melodie funeste e dal riverbero di spettrali voci, che arrivano direttamente dall’oltretomba. I Blut Aus Nord non si smentiscono neppure questa volta, offrendo un sound da incubo, terrificante, da farmi raggelare il sangue nelle vene, che imperterrito, continua a mietere vittime, senza curarsi di mode o influenze, se non proseguendo un discorso di espletazione della malvagità insita nell’animo di questi musicisti, un discorso iniziato qualche manciata di lustri orsono, in compagnia di un’altra creatura diabolica, i Deathspell Omega. E io li adoro, non so darvi una spiegazione razionale del perché di tutto questo, so che tutta questa primordiale cattiveria nasce nell’antro del mio marmoreo cuore, cresce, esplodendo in un conato di rabbia e odio, che si espia attraverso l’ascolto dei maledetti lavori di questi satanassi. Inutile entrare nel dettaglio di queste due tracce, i “Sangue dal Nord” si amano o si odiano, l’ho sempre detto. E io li amo… (Francesco Scarci)
(Debemur Morti)
Voto: 70