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martedì 6 novembre 2012

Lotus Circle - Caves

#PER CHI AMA: Drone/Noise
Devo ammettere che questo cd l’ho sempre tenuto li in un angolo, spaventato dall’idea di doverlo affrontare. Il motivo è legato essenzialmente al genere che la band ellenica propone, in quanto sul flyer informativo si parla di esoteric/doom drone e già mi immagino la pesantezza in termini di suoni apocalittici e non solo, ivi contenuti, con un sacco di samples dall’aura esoterico/industriale, che alla fine rischieranno di popolare i miei sogni. Ed effettivamente non vado poi tanto lontano da questa mia supposizione, in quanto “...To Witness Under the Stars” apre proprio in questo modo, con un sound all’insegna del drone accompagnato da un chitarrismo funeral doom e da dei chorus che sanno molto da rito esoterico. Certo, dopo un paio di minuti, mi ritrovo già annichilito da simili sonorità e se considerate che le tracce viaggiano sui 7 minuti, potrete ben intuire il mio stato d’animo quando con la successiva “Dawn of a Dead Sun”, partono 8 minuti di chitarre super ribassate, assai monotone e logoranti lo spirito, su cui si stagliano qua e là, urla disumane. Proseguendo, il disco non si discosta più di tanto dalla matrice di fondo di un genere che, credo sia destinato a soli pochi eletti e che abbia come limite, la sua scarsa accessibilità. Sono convinto tuttavia che chi ami questa musica, si lanci in un rito catartico, purificante l’anima. Insomma, per farla breve, “Caves”, secondo full lenght dei greci Lotus Circle, non è decisamente un lavoro alla portata di tutti per la ridondanza dei suoi suoni che sembrano esser più vicini al rumore surreale di un’astronave aliena. Marziani. (Francesco Scarci)

(Dusktone) 
Voto: 60