BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Gothic, Crematory |
Era il 2005 e i tedeschi Darkseed arrivavano al mirabolante traguardo del sesto album, il loro secondo per la Massacre Records, proseguendo un percorso evolutivo molto simile a quello intrapreso dai connazionali Crematory. Ricominciando là da dove avevano lasciato 2 anni prima con 'Astral Adventures', i nostri proseguono sulla stessa scia con questo 'Ultimate Darkness' continuando a proporre un genere che già all'epoca aveva ormai ben poco da dire. Non voglio stroncare tuttavia la proposta musicale del sestetto Monaco poiché, per quanto riguarda esecuzione e melodia, si attesta su livelli medi, quello che emerge semmai dalle note di questo album è superato. I cliché del genere ci sono tutti: chitarre cupe super infarcite di tastiere goticheggianti con richiami più o meno imbarazzanti ai vari Rammstein, o agli album 'Host' e 'Believe in Nothing' dei Paradise Lost. Come dicevo, le chitarre sono qui assai oscure e pesanti, però a farla da padrone sono decisamente le tastiere, sopra le quali si staglia la voce di Stefan Hertrich che spazia tra vocals pulite e altre un po’ più roche. In alcuni frangenti la proposta musicale dei nostri mi ha riportato alla mente gli Evereve, forse per i coretti tanto accattivanti quanto mai noiosi alla lunga; in “The Fall” ho sentito un riff preso in prestito da 'Symbol of Life' ancora dei Paradise Lost. Insomma tutto questo per dire che forse questo album potrebbe anche piacervi se i suddetti gruppi rientrano tra le vostre preferenze in quanto 'Ultimate Darkness' riesce comunque a coniugare un po’ tutti questi generi: gothic, elettronica, dark wave e piacevoli ritornelli. Il problema è che non crdo di riuscire ad andare oltre al terzo ascolto, poiché la band è priva di quella verve che la contraddistingueva agli esordi di cui ora rimane poco di entusiasmante e coinvolgente. Per i fan dell'ensemble teutonico, vorrei segnalare che in giro esiste anche un'edizione che comprende un secondo cd contenente 13 unreleased tracks della discografia dei nostri. (Francesco Scarci)
(Massacre Records - 2005)
Voto: 60
https://www.facebook.com/DARKSEED-46103123056/
Voto: 60
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