#PER CHI AMA: Heavy Progressive |
'Paradox' è il terzo album in studio per i francesi Stolen Memories, che avevano esordito nel 2010 col disco 'The Strange Order'. Con una formazione di insolito power-trio, privo di bassista, la band di Villeurbanne si ripropone con questo nuovo lavoro in chiave prog metal. A farla da padrone fin dalle prime note di quest’album è la notevolissima abilità tecnica del chitarrista/polistrumentista Baptiste Brun, colonna portante della band insieme al fratello batterista Antoine, nonché autore della quasi totalità delle composizioni. La mancanza delle basse frequenze in pianta stabile è ampiamente sopperita dai movimenti chitarristici che vanno a creare un solido muro sonoro adagiato sulle variabili ritmiche della cassa. In diversi pezzi infatti, cito ad esempio “Exile”, non fa nemmeno ricorso alla quattro corde, seppur in “Obedience” sia presente un bell’intro iniziale basato su una pregevole linea di basso che caratterizza il brano. Solitamente appunto è sufficiente il carattere totalitario assunto dagli assoli e dai fraseggi chitarristici che sostengono ogni brano, come ad esempio in “The Badge” o “Constant Liar”. All’andamento progressivo predominante dell’album si affianca poi una buona dose di sfumature epico-melodiche, grazie anche alla presenza di diverse parti di synth ed effettistica varia, che stabiliscono valide armonie sotto gli assoli del buon Baptiste (davvero notevole quello della già citata "Constant Liar"). A mio avviso però la pecca più evidente dell’album va ricercata nelle liriche poco particolari e le associate linee vocali, forse un po’ troppo “deboli” per lo spirito complessivo del disco. Tuttavia, è notevole l’impatto dei musicisti: tecnica da vendere e belle composizioni, con una certa complessità ritmica. Da tenere sotto controllo. (Emanuele "Norum" Marchesoni)
(Dooweet Records - 2017)
Voto: 70
https://www.facebook.com/stolenmemoriesprog?fref=ts
Voto: 70
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