#PER CHI AMA: Black/Death, Marduk, Haemoth, Hypocrisy, Hate Eternal |
Premesso che scrivere di un ottimo album uscito nel 2011 e ricordare che esattamente il 3 novembre 2013 la stessa band in Austria per un concerto, alle 6:30 del mattino è rimasta vittima di un grave incidente stradale che ha portato al decesso del bassista e al ferimento grave degli altri tre membri, non può che averci lasciato frastornati e demotivati. Decidiamo quindi di ricordare la sfortunata band polacca, attiva sin dal 2004 col nome Perdition e passata ad nuovo moniker nel 2007, parlando di questo secondo full lenght intitolato 'The Hierophant', uscito per la Pagan Records appunto nel 2011. Il sound della band è chiuso negli stilemi del genere, ferale, freddo, infinitamente tecnico e decisamente black. Quel black metal della grande scuola Marduk o Bathory ma con un'identità propria e un'attitudine visionaria con spunti verso sonorità più moderne. Veloce, carico di spiccata e violenta destabilizzazione, un po' Hypocrisy e un po' God Dethroned, decisamente Haemoth, anche se alla fine, i Blaze of Perdition risulteranno più pesanti e violenti con una sonorità buia e underground in stile Hate Eternal. Una voce maestosa governa il tutto rendendo il disco apocalittico, nervoso e scurissimo. L'album è velocissimo e ben strutturato, ben suonato e altrettanto ben registrato, con una buona grafica di copertina fatta di immagini ricercate ed impressionanti. Potrebbe essere un must nella vostra discografia del metal sotterraneo, un lavoro degno di lode che cavalca molti degli stili usati nel genere e che mantiene saldo la sua identità, una band che non va lasciata cadere nel dimenticatoio, una band che ha incontrato un'enorme sfortuna, ma una band che merita sicuramente il vostro ascolto. (Bob Stoner)
(Pagan Records - 2011)
Voto: 70