#PER CHI AMA: Black Old School |
Che senso ha per una nuova band proporci le proprie song del ’98-‘99? Capisco per una grande band che vuole deliziare i propri fan con materiale inedito, ma in questo caso, non capisco la mossa commerciale della Finale Earthbeat Production, che ci propone questa nuovissima band francese, con dei pezzi vecchi di 12 anni! Mah, mi state forse prendendo in giro, siamo su candid camera? No, e allora mi spiace per la release di questa oscura one man band translapina, perchè mi sa tanto che subirà l’ira del sottoscritto. Partendo da una registrazione stile scantinato, si prosegue con un sound vecchio e stantio (lo sarebbe stato verosimilmente anche nel ’98): la prima parte del cd, “Dark Torments”, primo demo della band è un concentrato di black metal lancinante, disperato, angosciante, che vive il suo momento migliore nell’acustica “An Oath to the Eternal Dusk”. Le solite chitarre zanzarose la fanno da padrona, con qualche accenno di tastiera in “The Gates of Souls Are Opened”, ma che noia, che barba, che noia (tanto per citare il duo Vianello Mondaini, sicuramente molto più interessanti e avvincenti di questo pietoso platter di musica che inneggia alla Fiamma Nera). La seconda parte del cd, “Beyond the Dusk” conferma l’inutilità di un tale release e la scelleratezza da parte dell’etichetta di rilasciare un prodotto del genere. Non ci si discosta di una virgola dale prime song, neppure per quanto concerne la registrazione, costantemente pessima e la musica poi, rimane quella scempiaggine di black metal (con fade out ignobili e cambi di volume pessimi) che a mio avviso, nemmeno i più fedeli sostenitori della fiamma nera, potranno ascoltare. Al diavolo!!! (Francesco Scarci)
(Final Earthbeat Prod)
Voto: 40
Voto: 40