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mercoledì 6 aprile 2011

Morrigu - The Niobium Sky


Finalmente qualcosa di raffinato popola il mio lettore cd, dopo settimane all’insegna del death più grezzo. La band in questione, dal nome assai brutto devo ammettere, proviene dalla Svizzera e dopo un paio di album all’insegna del death doom sulla scia dei My Dying Bride, arriva forse al tanto sospirato salto di qualità con “The Niobium Sky”, album che coniuga sapientemente un dark gothic con certe linee di chitarra dalle forti tinte progressive. Forti della partecipazione di alcuni membri dei conterranei Eluveitie, i Morrigu stupiscono per il loro sound fresco e altamente melodico che in taluni frangenti si lascia andare invece a sgaloppate che riportano un po’ alle radici death doom della band come ad esempio nella title track, vera chicca dell’album, per quel suo incedere maestoso che si dipana tra il prog, per quei suoi continui assoli e alcune reminescenze death, per l’uso del growling alla voce, comunque fantastica song che toglie il fiato. Si prosegue con “At the Gathering of Stars” che non fa altro che confermare la classe cristallina della band e la disinvoltura anche in pezzi completamente strumentali. “The Great Finding” è un altro interessante pezzo dove torna a far capolino il cantato growl che ben si alterna con i vocalizzi pulitissimi di Sevi, mentre la musica continua a godere dell’eccelsa tecnica dei nostri. “The Heritage of Mankind” ci mostra invece il quintetto alpino sotto un’altra veste, molto più aggressiva, fatta di ritmiche pesanti, arricchite da ottime tastiere e dalla sempre eccellente performance del vocalist e da pregevoli assoli dal profilo melodico. Insomma un album che si rivela un’autentica sorpresa, lasciandosi ascoltare piacevolmente dall’inizio alla fine, in tutte le sue 13 tracce e che si può rivelare un interessante acquisto per questo tiepido inizio d’autunno. Emozionanti! (Francesco Scarci)

(Dark Balance)
Voto: 75