#PER CHI AMA: Folk Rock |
Che sia il rocksteady filo-mariachi provvisto di variopinte pennellate di flamenco della introduttiva "Il Brigante", oppure il latin-rock torso-nudo-panciotto-e-dito-medio di "Internet.te" (il panciotto appartiene agli Heroes del Silencio, il dito medio alla mano destra di Cabo dei Litfiba anni '00). Che sia il polka-reggae del singolo "Cammino Lento", una specie di Vinicio Capossela sulle striscie pedonali di Novosibirsk, il folk-eminentemente-autoriale-e-aromaticamente-prog di "Generale" (immaginatevi una Premiata Forneria Marconi da qualche tempo bazzicata da poco raccomandabili Mercanti di Liquori). Che sia la roman-polka lalleggiante di "Che Vai Cercanno" (in un baraccio di Yerevan Serj Tankian pianta un chiodo sul Muro del Canto), o, piuttosto, il modena-city-prog de "La Guerra", beh, la soffi/patchanka dei Briganti Sabini suona come una sorta folk sound-system popolano, immediato eppure liquidissimo e fervido di contaminazioni sonore. Mano Negra, ovviamamente, ma anche, oltre ai summenzionati, Après la Classe, Gogol Bordello, Angelo Branduardi, 24 Grana. Eccetera etcetera et cetera. (Alberto Calorosi)
(Areasonica Records - 2018)
Voto: 60
https://www.facebook.com/BrigantiSabini/
Voto: 60
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