#PER CHI AMA: Gothic, Dark, Doom, Moonspell |
L'Ethereal Sound Works mi ha inviato questo cd dei portoghesi Painted Black ed inevitabile, ogni qualvolta sento nominare Portogallo, l'associazione che la mia mente va a fare è con il nome Moonspell, forse perché sono ancora alla disperata ricerca dei degni eredi della band di Fernando Ribeiro e soci. Ecco quindi che mi appresto, con un certo interesse, ad ascoltare i Painted Black sperando di riscoprire vecchi suoni mai dimenticati ("Irreligious" o "Wolfheart"). Diciamo che la proposta dell'act lusitano è un mix ben bilanciato tra sonorità gothic, doom e in taluni frangenti death (ma mai con toni troppo esasperati). Ecco, il mio sogno di rivivere quei suoni di metà anni '90 si infrange immediatamente dalla traccia posta in apertura, "Via Dolorosa", che si rivela più un mix tra gothic, rock e doom, dove l'unico elemento death è rappresentato dalle growling vocals di Daniel Lucas. Il sestetto originario di Tortosendo, nella seconda "Shadowbound" accentua più il lato gothic dark del proprio sound, con clean vocals e un sound molto ragionato, atmosferico quasi romantico, anche se nella sua parte centrale vive il momento più estremo, con la ricomparsa di ritmiche tirate e growling vocals, stemperate nella sua parte conclusiva da delicati tocchi di pianoforte e melodici giri di chitarra. "Cold Comfort" articola il proprio sound su questa tematica di fondo anche se la terza "The End of Tides", la mia preferita, pesca un riff di chitarra dalla produzione dei finlandesi Rapture proseguendo poi su sonorità simili all'ensemble nordico, alternando momenti di furia elettrica con ambientazioni che finalmente (forse per l'approccio vocale) ricordano i Moonspell più oscuri delle ultime produzioni. Per carità, siamo lontani anni luce dagli epici esordi dei ben più famosi colleghi, però l'act, ora di stanza a Lisbona, mostra una certa disinvoltura nel muoversi in territori prettamente gotici, impreziositi da riffs di chiara matrice finlandese. Bello, mi piace, cosi come pure è interessante la semi-ballad "Absent Heart" che fa da apripista alla title track, song aggressiva, in cui tutti gli elementi del six-pieces convergono in un sol colpo: ritmiche aggressive, vocals corrosive alternate a voci pulite, momenti delicati, ambientazioni gotiche che ci consegnano una band ancora acerba e priva di una propria spiccata personalità ma che ha tutte le carte in regola per far bene in futuro. Certo, non saranno i nuovi Moonspell, e chissà mai se avrò modo di risentire quei meravigliosi suoni, ma intanto mi lascio cullare dal sound tormentato ed inquieto di questi Painted Black, sperando che il futuro mi riservi interessanti e quanto mai inaspettate sorprese... (Francesco Scarci)
(Ethereal Sound Works)
Voto: 70