#PER CHI AMA: Death/Folk |
Dopo aver recensito tonnellate di band provenienti da Basilea, finalmente scopriamo che qualcosa si muove anche nel canton Ginevra. Ecco da dove arrivano gli Hypocras, band esistente addirittura dal 2005, ma che in 12 anni ha rilasciato solo un full length e due EP, tra cui quest'ultimo 'Implosive'. Il sound del quintetto elvetico più che implosivo direi che è a dir poco esplosivo, già grazie all'opener "Implosive Absolution", una traccia thrashettona che nei suoi primi secondi lascia comunque intravedere le potenzialità del combo ginevrino e anche le sue peculiarità. Ecco palesarsi infatti il delicato suono di un flauto che prova a muoversi tra le maglie di un minaccioso death che fa delle ritmiche galoppanti il proprio punto di forza. La song non tarda però ad imboccare un percorso che miscela un death melodico col folk. "At the Edge" prosegue su questo binario con tre minuti di growling vocals, riff sincopati e la soave melodia del flauto ancora a guidare, in modo quasi più preponderante, gli altri strumenti. Notevole l'assolo a metà brano, di matrice classica. "A Song for Them" è una cover estratta dall'album del 2010 'Ichi Ten Dai (Eat Shit and Die)' dei progressive svizzeri Djizoes, qui riletta dagli Hypocras con la loro stessa ricetta affidata a ritmiche pesanti, dinamiche e ricche di groove, con ovviamente l'apporto dell'onnipresente flauto, in una traccia dal dinamitardo finale. Con l'ultima "At The Edge (Fucked Up Ibiza Vikings Remix by BAK XIII)" si scivola in una manciata di deliranti minuti di follia con la riproposizione della seconda song rivista in chiave industrial, stile Rammstein, mantenendo comunque il supporto del flauto, qui più in secondo piano, perché surclassato da un contesto disco dance. Lavoro pregevole questo 'Implosive', che fungerà speriamo da antipasto per un nuovo lp nel 2017. (Francesco Scarci)
(Self - 2016)
Voto: 70