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domenica 6 novembre 2011

On a Bridge of Dust - Facing The Opposite - English

#FOR FANS OF: Alternative, Post Rock, Rock, Progressive
Reviewing an Italian band always puts me in a good mood and if the work is also well made, the day can only be positive. Our quartet from Verona comes up with this "Facing the Opposite" going to write an interesting chapter with regard to the alternative rock / progressive metal of our home. Of course, along the nine tracks you can hear the strong "Tooliane", influences but the well chosen melodic passages and a manual technique, makes you to appreciate this excellent album. The recording quality pre-and post-production are on a professional level, the same applies to the arrangements that will never be unpredictable and genius, but give continuity to the composition. The CD opens with the "Recurring Fault" which after a short guitar riff as an intro, immediately follows a combining powerful bass line and strong drums that sound good together in unison. "Reckoning" has an epic beginning, focused on the drums and guitars more open and stretched, but the riffs that distinguish the Bridge arrive at once, weaving a tight mesh that captures the mind and brings you to swing your head to the rhythm. Really beautiful, and personally I consider this the main title of the album. I had already appreciated "Barren Moor" in the previous EP, but even more in this new recording the melancholy of the track is alive until the end. Perhaps this is the most instrumental piece of the entire album. The album closes with "Outcast", which has one of the few main clean riffs in this release, which creates a psychedelic post-rock atmosphere, like Explosions in the Sky. But the trademark of the following closely riffs arrive as usual and bass / drums as a worthy accompaniment to the whole, even if they could easily steal the stage for how well they are designed. As mentioned, the recording quality is excellent, but particularly on the guitars a meticulous work was made. I can imagine the hours spent in finding the right settings but it was worth it, hearing the distortion so realistic and warm is a pleasure to my ears, clogged by so many cold and sterile sounds these days. Of course, bass, drums and vocals were not neglected; remain in the middle (high). If I may make a note to the Bridge, is about the voice. Certainly the singer is not that gifted to make you tear your hair out, but perhaps by knowing his limits, makes a careful use of his voice, without exaggerating, and blends perfectly with the idea of ​​all the pieces. If the choice to play guitar and sing at the same time was made in order not to introduce another element to the formation, I totally agree (and understand) the choise of Bridge. It is difficult to create a harmony so perfect and to be able to maintain it. Well done, congratulations On the Bridge of Dust who are well appreciated in live also, while maintaining always a humble and friendly attitude. I would need more bands like this… (Michele Montanari - Translation by Sofia Lazani)

(Self)
Rate: 80

mercoledì 31 agosto 2011

On a Bridge of Dust - Facing The Opposite

#PER CHI AMA: Alternative, Post Rock, Rock, Progressive
Recensire una band italiana mi mette sempre di buon umore e se il lavoro è pure di buona fattura, la giornata non potrà che essere positiva. Il nostro quartetto veronese esce con questo "Facing the Opposite" andando a scrivere un capitolo interessante per quanto riguarda l'alternative rock/progressive metal di casa nostra. Certo, percorrendo le nove tracce si sentono le forti influenze "Tooliane", ma i passaggi melodici azzeccati e una tecnica da manuale fanno apprezzare non poco questo ottimo album. La qualità di registrazione e la pre-post produzione sono a livello professionale, lo stesso dicasi per gli arrangiamenti che non saranno mai imprevedibili e geniali, ma danno continuità alla composizione. Il cd si apre con "Recurring Fault" che dopo un breve riff di chitarra come intro, incalza subito unendo una linea di basso potente e una batteria solida che creano insieme buon all' unisono. "Reckoning" ha un inizio epico, incentrato sulla batteria e chitarre più aperte e distese, ma i riff che contraddistinguono i Bridge arrivano subito, intrecciando una stretta maglia che imprigiona la mente e porta a dondolare la testa a ritmo. Bella veramente e personalmente la considero la main title dell'album. Avevo già apprezzato "Barren Moor" nel precedente EP, ma ancora di più in questa nuova registrazione la malinconia della traccia si fa vivere fine in fondo. Forse il pezzo più strumentale dell'intero album. L'album si chiude con "Outcast" che ha uno dei pochi main riff puliti di questa release, il che crea un'atmosfera psichedelica e post rock, alla Explosions in the Sky. Ma il marchio di fabbrica dei riff incalzanti arriva come sempre e basso/batteria accompagnano degnamente il tutto, anche se potrebbero rubare tranquillamente la scena per quanto sono ben studiati. Come già detto, la qualità di registrazione è ottima, ma in particolare sulle chitarre è stato fatto un lavoro certosino. Posso immaginare le ore passate a trovare i giusti settaggi ma ne è valsa la pena, sentire dei distorti così realistici e caldi è una goduria per le mie orecchie intasate da tanti suoni freddi e sterili degli ultimi tempi. Ovviamente basso, batteria e voce non sono stati trascurati, rimangono nella media (alta). Se devo fare un appunto ai Bridge, riguarda la voce. Sicuramente il cantante non ha doti che fanno strappare i capelli ma conoscendo forse i suoi limiti, fa un uso attento della stessa, senza mai esagerare e soprattutto si fonde perfettamente con l' idea di fondo di tutti i pezzi. Se poi la scelta di suonare la chitarra e cantare allo stesso tempo è stata fatta per non introdurre un altro elemento alla formazione, approvo (e capisco) in pieno la scelta dei Bridge. Difficile creare una sintonia così perfetta e riuscire a mantenerla. Bravi, complimenti agli On a Bridge of Dust che si lasciano apprezzare molto anche dal vivo, mantenendo sempre un atteggiamento umile e disponibile. Ce ne fossero... (Michele Montanari)

(Self)
Voto: 80