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sabato 3 febbraio 2018

Sombre Croisade - Balancier des Âmes

#PER CHI AMA: Swedish Black
Che meraviglia la zona della Vaucluse in Francia, con quei suoi borghi alle pendici delle montagne. Da uno di questi, Bollène, ecco arrivare i blacksters Sombre Croisade, con il nuovo 'Balancier des Âmes', fuori per la Pest Records. Dopo cinque anni di silenzi (a parte uno split datato 2013, in compagnia degli Augure Funébre), l'oscuro duo torna con un nuovo lavoro malato, oscuro, feroce e contorto, insomma in piena tradizione transalpina. Sei i brani a disposizione per definire lo stato di forma di Malsain e Alrinack, i due loschi figuri che stanno dietro ai Sombre Croisade. Si parte con la speditissima "Renaissance", in pieno stile black old school, dove alcuni sperimentalismi folk rimangono relegati in sottofondo, mentre harsh vocals e ritmiche infuocate dominano incontrastate. La title track è un black mid-tempo, in cui roboante è l'architettura affidata alla ritmica, diabolico lo screaming efferato di Alrinack, ma sicuramente melodiche le linee di chitarra che si dilettano nel proporre sonorità ispirata alla scena svedese. "Don Ténébreux" apre con la classica chitarra acustica, prima di divenire più caustica nel proprio incedere mortifero e angosciante che subisce un ulteriore incancrimento nella successiva "Midiane", song altrettanto sinistra ed arrembante, che però ha poco da aggiungere ad un genere, sempre più povero di idee. Si continuerà seguendo questi dettami fino alla conclusiva "Souffles d'Ailleurs", muovendosi lungo i binari di un intransigente e glaciale black metal, consigliato alla fine, solo ai fan più accaniti. (Francesco Scarci) 

(Pest Records - 2017)
Voto: 65