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domenica 28 agosto 2022

Virulence - A conflict Scenario

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death/Grind
Mi sono avvicinato all’ascolto di questi Virulence con grande curiosità, visto il genere da loro proposto: una miscela estremamente riuscita di grind, death metal, hardcore con stacchi jazz/fusion. Il loro primo full-length album parte con "Entrance", un intro che unisce violenza e atmosfera sfociando poi nella prima song, "Reptilian Triangle". Questa traccia stabilisce subito le coordinate del gruppo. Le parti grind sono devastanti ma comunque tecnicamente pregevoli quanto la presenza di riff più moderni, vicini all’essenzialità della musica hardcore, per non parlare delle variazioni jazz. Si prosegue così leggeri nell’ascolto fino a "Cementing with Introspection", a mio avviso il miglior pezzo presente. Questa song parte con un attacco jazz per poi cadere in un riffing grind sospeso tra ritmiche più moderne e variazioni tipiche del jazz contemporaneo. I Virulence sono veramente originali senza cadere nel patetico in quanto il loro songwriting è ineccepibile come dimostra anche "Your Own Palestine", il brano che chiude il disco. In questo album non ci sono cadute di tono, anzi tutte le tracce presenti sono di gran lunga sopra la media del genere (beh, ovviamente se li consideriamo pezzi grind). Quindi non posso che sostenere i Virulence, un gruppo che con la sua originalità, avrebbe potuto contribuire all’evoluzione del metal estremo (si sono sciolti nel 2003/ndr).