#PER CHI AMA: Instrumental Post Rock |
I
Repetita Juvant sono una trio proveniente da La Spezia che associa una
filosofia lo-fi di registrazione con i classici canoni stilistici della musica
post rock, quella più sognante ed eterea. In questo secondo disco intitolato
semplicemente '3 + 1', si mette in evidenza una certa propensione per la musica
liquida, fatta di atmosfere unicamente strumentali, che si incastrano tra
qualche malinconica sospensione dei This Will Destroy You e certe teorie sonore
degli Ulan Bator che hanno fatto storia, sviluppate in questo caso, da un trio
anomalo formato da una batteria, una chitarra synth ed una chitarra elettrica.
Da evidenziare anche un gusto assai personale per i disegni che
animano l'ottimo artwork di copertina. La ricerca intentata nei suoni per
tributare una certa matrice vintage e psichedelica, a mio modesto parere, dà i suoi frutti solo in parte, visto che la
veste naturale del suono viene così estremizzata, e in più momenti, sembra di
essere di fronte, ad un demotape registrato in sala prove, cosa che penalizza
l'ascolto dei brani che, al contrario, sono interessanti e pieni d'atmosfera. Il fatto
di sperimentare sulla registrazione in tempi moderni è ammirevole, ma se il
risultato fa implodere il sound nella sua totalità, la cosa fa un po' riflettere (il
precedente lavoro intitolato semplicemente '3', non soffriva di questa carenza nella
dinamica del suono). La sensazione è che siano buone cartucce sprecate solo per
la presunzione di cercare la dimensione sonora di un tempo che non si può più
ricreare. Altra nota in parte negativa che la registrazione scarna mette in
evidenza, è una carenza nei bassi, ovvero la mancanza di un basso vero e
proprio si rende troppo evidente, manca infatti qualcosa che renda il tutto eccellente,
anche se ripeto, non voglio criticare la scelta stilistica e musicale ma
semplicemente raccontare la mia emozione all'ascolto del disco. Quindi, alzato
il volume, preso atto che non sentirò nessuna linea di basso in questo disco,
mi affogo nel cristallino mare dei Repetita Iuvant, che non è mai banale e che
pullula di idee, anche se non del tutto originali, ma comunque sono ben confezionate
e suonate con ispirazione. Brani ipnotici, visioni filmiche di spazi immensi e
luminosi, che vengono esplorati in queste quattro tracce dal taglio siderale,
nudo e crudo, che avrei voluto sentire con una produzione totalmente diversa,
più maestosa e cosmica, per un disco di tutto rispetto, pieno di ottime idee
ingabbiate però, in una scelta di produzione a dir poco sotto tono. (Bob Stoner)
Voto: 66
https://repetitaiuvant.bandcamp.com/album/3-1