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venerdì 16 dicembre 2011

Dark End - Damned Woman and a Carcass

#PER CHI AMA: Black/Death/Gothic, Cradle of Filth
Gli emiliani Dark End a tre anni dalla loro fondazione, giungono al traguardo della prima release ufficiale. “Damned Woman and a Carcass”, fin dalla sua intro, rievoca i vampireschi intermezzi dei Cradle of Filth; poi, via si parte con la musica, un mix di black death melodico arricchito da aperture sinfoniche, che comunque mantengono come punto di riferimento la band di Dani “Filth” e soci. Sicuramente le vocals (ad opera di Pierangelo Oliva, voce dei Confusion Gods) non sono urlate come quelle del buon vecchio Dani, assestandosi infatti in gorgheggi squisitamente death; la musica apre ad atmosfere gotico-decadenti, probabilmente influenzate dalle poesie di Baudelaire estrapolate dallo “Spleen” e da “Les Fleurs du Mal” che costituiscono le liriche di questo lavoro, disegnando poi articolati giri chitarristici non propri del genere. Il risultato, pur non evidenziando nulla di originale, si lascia piacevolmente ascoltare grazie a quel suo alternarsi di momenti di furia selvaggia, tipica del black, con le parti più orchestrali dovute al sapiente utilizzo delle keys, ad opera di Simone Giorgini, eccellente pianista e compositore; sicuramente l’inserimento di ritmiche più orientate verso stilemi tipici del death progressive, frequenti cambi di tempo e parti acustiche, contribuiscono a migliorare la qualità di “Damned Woman and a Carcass”. Da segnalare infine, la chiusura affidata a “Love Will Tears us Apart”, interessante cover dei Joy Division. Siamo comunque di fronte ad una band dalle idee ancora non del tutto chiare ma sono certo che con un pizzico di esperienza in più, qualche buon suggerimento e brillante idea, l’act italico, avrà tutte le potenzialità per sfondare! (Francesco Scarci)

(Necrotorture)
Voto: 65