#PER CHI AMA: Epic Doom, Candlemass, Isole, Saint Vitus |
Son contento. Da tempo non mi giungeva in mano un'opera come questa, capace di riportami alla mente ricordi di bei tempi andati e farmi riaffiorare le stesse emozioni del passato. Sto parlando del debut album degli Obsidian Sea, gruppo di Sofia che in questa giorno mi ha accompagnato per tutto il pomeriggio. La band formatasi nel 2009, rilascia un demo nel 2010, prima di debuttare con questo "Between Two Deserts" proponendo un epic doom in completo stile Candlemass, con una buona attitudine classicista, che in certi passaggi li porta ad assomigliare a band come i Saint Vitus. L'artwork e i testi sono tutto ciò che apprezzo fortemente in una band che si avvicina all'epic doom, ovvero un pizzico di misticismo e magia insieme a molti elementi che richiamano immaginari fantasy e antichi. Purtroppo non posso dire lo stesso della musica. Nonostante un'ottima attitudine e delle buone tracce, il gruppo bulgaro non riesce a convincermi della sua completa validità artistica. Le composizioni sono grezze e scarne ma presentano anche una buona musicalità ed un equilibrato intrattenimento tra gli schemi troppo chiusi del genere ed una lieve presa delle composizioni proposte dalla giovane band. In pratica è un disco acerbo e primitivo, non solo nelle composizioni ma anche nei suoi suoni ruvidi e privi di ausili moderni. Confido in una futura release dove si capirà se questi Obsidian Sea riusciranno ad emergere attraverso una propria personalità o abbandoneranno i lidi del doom per addentrarsi a qualche contaminazione, dato che vanno tanto di moda ultimamente. Nel frattempo se siete amanti del metallo oscuro old school, vi consiglio di darci un paio di ascolti intensi, potrebbe anche ammagliarvi. (Kent)
(Solitude Productions)
Voto: 65