#PER CHI AMA: Sludge, Doom, Entombed, High on Fire |
Difficile non capire fin dalle prime note di questo “Time Without Light” l’origine dei The Deadist, perché fin dal riffone portante della prima “Woven”, è chiaro che la compagine arriva dalla Svezia e che i nostri si presentano come una sorta di emuli dei ben più blasonati Entombed. Forti della produzione della sempre attenta Slow Burn Records, il quintetto di Gotheburg, ci confezione queste 5 tracce (a cui si aggiunge una traccia fantasma, che non è altro che la riproposizione di “Blizzard of Nails”) che si rifà appunto al sound più ruvido e sporco dei già citati Entombed, con bei riff di chitarra super ribassati che prendono un po’ spunto dallo sludge americano, con dei ritmi mai troppo frenetici, ma costantemente tenuti sotto controllo, grazie anche all’utilizzo di passaggi doom e fuori programma al limite della psichedelia. Se dovessi scegliere lo strumento che più mi ha impressionato in questa release, non esiterei a citare il basso palpitante di Paul Freeman, sempre in primo piano con i suoi giri che talvolta rievocano anche i suoni grooveggianti dei Kyuss, nonché il pachidermico, ossessivo e pesante sound dei primi Black Sabbath. Si, insomma se siete amanti di questo genere di sonorità, sicuramente “Time Without Light” farà al caso vostro. Chi non è abituato a questa tipologia di suoni, meglio gettarsi all’ascolto dei ben più rinomati ed originali Neurosis. Comunque da tenere sotto controllo. (Francesco Scarci)
(SlowBurn Records)
Voto: 65
Voto: 65