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#PER CHI AMA: Post Punk/Kraut Rock
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Prendete un contesto strettamente post punk/elettronico/new wave dotato di un fascino retrò, come può essere la musica della band californiana Nass//Zuruck, munitelo di un equipaggiamento da combattimento che varia tra il glam di stampo Bowie, epoca 'Yassassin', (magari nell'ottima versione reinterpretata nel lontano 1984 dai Litfiba), e ritmiche di basso e batteria al vetriolo, molto familiari ai New Model Army della prima era ('Vengeance'), alleggeritene la verve underground, aumentatene la parte progressiva, ed incollate ad una vena compositiva brillante ed efficace; forse in questo modo vi farete un'idea, anche se solo parziale, di quest'ottima band tedesca. Cosi ho trovato i berlinesi Einsenseins, annoverati tra le fila di progarchives tra riferimenti al krautrock e ai Vangelis, con cui mi trovo peraltro d'accordo, decisamente mi trovo di dissentire sugli Hawkind o i Can. A mio avviso l'accento new wave che compare in questo terzo album intitolato 'Zwei', aumenta una certa distanza nei confronti delle uscite precedenti, inanzitutto bisogna dire che è squisitamente orecchiabile fin dall'iniziale "Graf Zahl", che sembra evocare lo spettro del Bowie di "Heroes". Come seconda traccia, con un riff alla Placebo ed un'ossessiva voglia di vocals robotiche di casa "Galactica" dei Rockets, si presenta "Plastikliebe", bella e piena di fascino tecnologico vintage (compreso il suono dei vecchi modem per l'ingresso in rete). La formula più orecchiabile che supporta questo ottimo album è alquanto funzionale e presente in maniera continua su tutte le composizioni, e dona una continuità d'ascolto notevole per l'intero album. "Regit Etarak" s'insinua in quel labile confine che separa appunto le intuizioni di Vangelis e Kraftwerk e la synthwave/new wave, che agli inizi degli '80 portò molte band al successo, notevole quanto inaspettato il rimando ai The Cure del suo riff principale ed il finale ancorato nel post punk più duro. Ecco il momento del mio pezzo preferito, "Gasetagenheizung", con una splendida sezione ritmica ossessiva, pulsante e decisamente coinvolgente che potrebbe essere stata, proprio come detto prima, patrimonio dei New Model Army. Inoltre il brano è condito da rasoiate di chitarra in puro stile The Sound, con voci sparse qua e là provenienti da un lontano cosmo oscuro che riempiono di mistero e tenebrosità quest'ipnotica traccia. "Nachtigall" insieme a "Nur Fuchs" sono le due tracce più lunghe del trio berlinese. La prima più atmosferica e magnetica, basata sul suono dei synth e dotata di una certa vena più progressiva, la seconda, che risulta essere l'altra mia traccia preferita di questo disco, costruita con i suoni tipici dei primi New Order, quelli di "ICB", o tra le note stonate e malinconiche del capolavoro 'Always Now', dei Section 25. Tirando le somme, 'Zwei', è un gran bel disco, sicuramente con dei canoni stilistici preimpostati ma sempre e comunque, in tutte le sue parti, ben confezionato e carico di stile che eleva il trio tedesco ad uno standard creativo e qualitativo molto più alto se paragonato alle loro precedenti uscite. Un'opera assai interessante per un album composto con l'urgenza creativa di un tempo, note che devono uscire a tutti i costi ed essere ascoltate da qualcuno per forza. (Bob Stoner)