#PER CHI AMA: Black/Death, Dissection, Satyricon, At the Gates |
A quanto pare l'album di debutto dei teutonici Nýr Gata è un complicato concept cantato in lingua madre, incentrato sulla figura biblica del Serafino, angelo adoratore di Dio, citato nel libro di Isaia come agente purificatore per espiare i peccati. Il duo tedesco di Nohfelden si è formato nel 2014, e nel nell'agosto del 2015 ha rilasciato questo interessante cd autoprodotto, dividendo i compiti sonori a pari merito tra Nordmann, che ha mixato l'intera opera e Sarghas che si è incaricato anche della ottima presenza vocale. Nei trentotto minuti di esplosiva merce sonica, i due espongono tutto il loro carattere, ossia un nervoso black/death, melodico ma molto radicale, con velocità e radici ben salde nel metal scandinavo dei Dissection. Musica tagliente ma coinvolgente, dotata di velate ossessioni progressive, chitarre dai riff ammalianti e nascosto tra le bordate di una batteria disumana, un basso con una verve pulsante, guida il tutto. Un black metal quello dei Nýr Gata che al primo ascolto può apparire ostico, conservatore e chiuso tra le solite fila dei riferimenti illustri, ma che ad un ascolto più attento, ha il merito di offrire tante sfaccettature e una sua propria originalità, ovvero risultare duri e violenti, pur suonando raffinati e dinamici, garantendo sprazzi d'atmosfera e solidi momenti d'impatto, tutti allo stesso tempo. Ascoltate ad esempio "Hinab Von Lichte" per farvi un'idea, o "Im Reich Der Leere", con il suo finale dolente e orchestrale, e capirete di che pasta è fatto questo duo, due brani splendidi. L'intero album viaggia su standard compositivi ed esecutivi altissimi; con una veste più mainstream, sono certo sarebbero pronti anche a spiccare il volo verso lidi più ambiziosi. Così, con tanto orgoglio, mi voglio gustare 'Seraphin' in questo immaginario plumbeo e underground, ottimo e ricercato materiale per pochi fortunati, visto che il cd è uscito in appena cinquecento copie limitate. Con la forza attrattiva dei Satyricon, il tiro dei Children of Bodom e l'ossessivo malato grido di battaglia inneggiante il culto degli At the Gates, questo lavoro prende tutti i meriti possibili e si candida ad occupare i primi posti nella classifica degli album da ascoltare senza alcuna limitazione. Ottimo debutto! (Bob Stoner)
(Self - 2015)
Voto: 75