#PER CHI AMA: Black/Death Folk, Enslaved, Solstafir |
I Corr Mhóna sono band irlandese proveniente da Cork, che ha sfornato un album autoprodotto particolarissimo, ricco di sfumature e richiami inneggianti al mondo celtico, cantato interamente in lingua gaelica con un sound evocativo e intenso, un artwork pregevolissimo, di ottima fattura. Dotati di una buona tecnica compositiva, i nostri, dopo un demo e un EP del 2009, ritornano con questo lavoro complesso e ricercato dedito a un atmosferico folk metal dalle tinte epiche e guerriere. Molte le influenze acustiche riprese dalla musica celtica irlandese che donano malinconia e magia alle composizioni, di chiara matrice progressive black metal. Ispirate e convincenti nella loro maestosità, le tracce rispecchiano nelle parti più introspettive e sulfuree, le atmosfere mistiche dei primi Ulver e In the Woods, per poi farsi più aggressive e ricalcare i passi black dei maestri norvegesi Enslaved ed il prog folk metal degli Amorphis. Mi piace pensarli come una rielaborazione della blasonata band francese dei Northwinds, che propone un miscuglio geniale di folk celtico, prog rock e Black Sabbath, solo che i nostri quattro menestrelli suonano più oscuri, veloci e moderni. Le ambientazioni sono cariche di grigie suggestioni con una costante propensione all'opera metal in grande stile. I Corr Mhóna mostrano affinità anche con gli islandesi Solstafir ed il modo con cui sviluppano i loro brani appare sempre trascendentale, astratto e riflessivo, sia nel canto pulito che nel growl o nello screaming, senza mai scadere nel banale urlato. Gli attacchi sonici, in ottimo stile symphonic black, non degenerano mai e risultano sempre sotto controllo, ben bilanciati, e ben inseriti nei pezzi, ampliando in questo modo gli orizzonti della musica, senza farne perdere i confini, mantenendo un equilibrio di melodie entusiasmante. L'album, indicato per un solo pubblico di iniziati, estimatori e intenditori, ha bisogno di numerosi ascolti per essere apprezzato nei minimi dettagli, per scoprire il duro lavoro che si cela dietro a ogni singola traccia, e per entrare nel mondo fatto di battaglie, visioni mistiche e sciamaniche di questa band. "Daìr", con il suo magnifico intermezzo di canto corale, oltre ad essere la traccia che dà il titolo all'intero lavoro, è un brano di oltre quindici minuti posto a chiusura del cd che risulta essere la traccia simbolo di un album straordinario, sicuramente al di sopra della media. Sette brani variopinti per quarantacinque minuti di saghe celtiche degne dell'eroe leggendario Cù Chulainn, immersi nelle foreste dei druidi alla ricerca del sapere magico... Corr Mhóna... orgoglio d'Irlanda! (Bob Stoner)
(Self - 2014)
Voto: 75