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sabato 24 gennaio 2015

Asura - Radio Universe

#PER CHI AMA: Ambient/Elettronica, Jon Hopkins, Klaus Shulze
Charles Farewell aka Asura è un vero dominatore della musica ambient dai tratti eterei e sognanti. Un'autentica divinità se si considera quest'ultima fatica monumentale, uscita nel 2014 di ben oltre settantatre minuti di strumentale psichedelia siderale, glaciale e luminosa, licenziata via Ultimae Records. Padre di altri quattro full lenght e innumerevoli presenze in compilation, il nuovo album del compositore francese è perfetto come colonna sonora per un viaggio al Polo Nord, toccati da giochi di luce boreale multicolore, carico di evocazioni ancestrali, fluido e raffinato, cosparso di elegante musica elettronica dalle mille sfaccettature e dai mille richiami per un luogo disperso nell'infinito. Per spiegare le rotte stilistiche di Asura potrei citare un Klaus Shulze in veste chill out, i Banco de Gaia nei panni di guru in una new age music rarefatta e tecnologica, i Tangerine Dream dei seventies trasportati nel futuro oppure mi nasce il dubbio che Farewell sia un cugino nascosto di Jon Hopkins. Le sonorità di 'Radio Universe' fanno tornare alla mente anche un progetto parallelo nell'attività di David Sylvian dove sperimentava con l'elettronica sotto il moniker Undark. La leggerezza del canto dell'acqua è sempre presente con quel senso di purezza che pervade tutti i brani, quel sound cosmico e astrale figlio dei migliori Boards of Canada, che viene reso glaciale come fosse di vetro; il buio di Fennesz in Black Sea, i suoni profondi e cristallini che rapiscono l'immaginazione e ampliano gli orizzonti, drone music dalla forza irresistibile, riflessiva e cinematografica. Ascoltando "Ascension in Blue" sembra di essere sospesi veramente nell'aria, rinchiusi in un film di Wim Wenders, mentre quando parte il down tempo di "Farscape 7" (il solo brano cantato) con la voce stupenda di Ayten, si toccano vertici altissimi, cari al miglior sound di casa Bristol, un gioiellino per intensità ed emotività! Da questo brano i ritmi si estendono, si rinforzano e virano sulle coordinate elettroniche dalle sfumature etno/world dei Banco de Gaia con sequenze più ariose e solari che a tratti ricordano sonorità di ambient elettronica usate nell'esperimento (mai considerato abbastanza) fatto dagli U2 nel lontano 1995, sotto il falso nome di Passengers. 'Radio Universe' è un immenso flusso di emozioni destinato a perforarvi il cuore! (Bob Stoner)

(Ultimae Records - 2014)
Voto: 85

https://ultimae.bandcamp.com/album/radio-universe