#PER CHI AMA: Melo Death |
Un po’ di aria fresca dagli States in compagnia degli Anomaly e del loro death progressivo parecchio ispirato. Il quintetto di Milwaukee ci propone il loro nuovo ‘On the Cursed Wings of Stolas’ a distanza di poco meno di un anno da quel ‘Somewhere Within the Pines’ che ben aveva impressionato la critica. Il dischetto si apre con i fraseggi della title track, tiratissima nella sua intelaiatura metallica, interessante nella sua porzione melodica e soprattutto nelle parti atmosferiche che interrompono quelle cavalcate sparate ai mille all’ora da parte del quintetto del Wisconsin. Accattivante anche l’uso di una voce cibernetica che fa da contraltare al growling del frontman Neil Tidquist, cosi come pure notevole è la performance a livello solistico, che per certi versi mi ha evocato gli svedesi Scar Symmetry cosi come pure l’utilizzo dell’elettronica che conferisce un certo senso cinematico alla song. Più rocciosa “Beyond the Kardashev Scale” nelle dinamitarde ritmiche e in un refrain chitarristico ubriacante grondante tonnellate di groove, anche laddove rallenta i giri del motore per alcuni secondi. Tutto infatti è lanciato a velocità supersoniche senza comunque mai perdere di vista la melodia, elemento imprescindibile dell’act nord americano, quasi quanto il lavoro eccelso a livello delle chitarre, in grado di regalarci spesso splendidi assoli interrotti da break atmosferici. “Architect” mantiene il ritmo infernale inalterato, sciorinando un rifferama graffiante ma melodico, cercando di ipnotizzarci al contempo, con il lavoro alle keys e fustigandoci con un drumming incessante e fantasioso, in grado di confermare le ottime sensazioni avute sin qui, durante l’ascolto di questo brillante lavoro di melo death. (Francesco Scarci)
(Self – 2023)
Voto: 75
https://anomalymke.bandcamp.com/album/on-the-cursed-wings-of-stolas
Voto: 75
https://anomalymke.bandcamp.com/album/on-the-cursed-wings-of-stolas