#PER CHI AMA: Post Rock, Mogwai, Godspeed You! Black Emperor, Neurosis |
Prima di leggere quest’articolo ascoltatevi almeno un brano dei Le_mol e cercate di capire quanti elementi ha questo gruppo. Ora che lo avete fatto (o se gli spoiler non vi scalfiscono), siete pronti per scoprire che quest’incredibile orchestra di puro post-rock in realtà è un duo! Due giovani viennesi che riescono, grazie all’utilizzo di loop ed elettronica, a ricreare sonorità degne dei grandi di questo genere. L’album 'Kara Oh Kee', il cui nome ovviamente ironizza sulla presenza di soli brani strumentali, apre con “Time to Get Pumped, Robert Pattinson” il pezzo più lineare e corto dell’intera opera che fa da intro a “Majorities Finest Moments”, un crescendo di chitarre in loop, quasi cercassero di raggiungere un’opera di Glen Branca, arricchito da un pianoforte e dai sintetizzatori. Arriviamo quindi a “Esarintu”, uno dei pezzi più belli e interessanti del disco, dove pianoforte e chitarre si fondono in continui crescendo e un malinconico sax, ci prepara al consueto finale. “Am I Under Arrest?” e “Yeti Untitled” proseguono anch’essi con lo schema classico del post-rock che caratterizza la produzione del duo. Con “The Mountain Daisuke Inoue Never Sang About” la band ritorna a ironizzare sul titolo dell’album, poiché Daisuke Inoue è l’inventore della macchina del karaoke. L’album termina con “I Despise You, Butterflies”, canzone che si discosta dal resto della produzione, sia per durata (supera gli otto minuti) che per composizione: un lungo tappeto di “rumore” dove pianoforte e chitarra si alternano con malinconia e ci portano ad un’esplosione sludge nel finale. Nel panorama post-rock è difficile trovare delle novità interessanti che riescano a colpire l’ascoltatore ma, questo duo che sembra un’orchestra, o come si autodefiniscono loro una “loop orchestra”, ci ha regalato un disco che vale la pena ascoltare, un'ottima amalgama di post-rock e sludge con delle rifiniture drone. (Stefano Bissoli)
(Self - 2015)
Voto: 75