#PER CHI AMA: Death, Arch Enemy, Death, Kreator, Over Kill |
Sono un po’ perplesso perché di solito i ragazzi della My Kingdom Music difficilmente sbagliano un colpo nello scegliere le band da inserire nel proprio roster eppure non riesco ancora a capire, dopo vari ascolti, cosa abbiano trovato di cosi interessante negli olandesi Mortal Form. Con questo non voglio dire che il combo dei Paesi Bassi non sia valido, ma di band che suonano questo genere (e forse meglio), su cui puntare in Italia, ce ne sono una infinità, e mi viene da pensare ad esempio ai napoletani Symbolyc. Veniamo comunque al quintetto di Arnhem/Duiven: la band propone un suono dal primo impatto decisamente roccioso, che non può che riportarci indietro nel tempo di quasi vent’anni, per quel suo stile vicino agli Over Kill o al sound ruvido di stampo teutonico. Il thrash e il death metal delle ritmiche si fondono con gli influssi dell’heavy classico, riscontrabili negli assoli di chiara scuola maideniana, ad opera dei 2 axemen Vince e Teun. Il suono si presenta bello solido, compatto, una sorta di tanker schiaccia sassi, brutale e melodico al tempo stesso che però, a causa della sua scarsa originalità, ci porta a spasso nel mondo, riecheggiando nelle nostre menti gli act storici che hanno reso grande questo genere: Kreator, Morbid Angel, Death e In Flames, si ritrovano infatti nelle note di questo “Taste the Blood”, album che per forza di cose, non può avere grandi pretese, se non piacere agli amanti di questo genere di sonorità, peraltro andate evolvendosi, lungo gli anni. Growling vocals e blast beat completano il quadro di un disco dal suono non troppo ricercato, ma bello diretto e adrenalinico; se è questo quello che cercate, l’album dei Mortal Form, può fare al caso vostro, altrimenti è meglio girarci alla larga, rischiereste di stancarvi alla velocità della luce… (Francesco Scarci)
(My Kingdom Music)
Voto: 65
Voto: 65