#PER CHI AMA: Death Thrash Old School |
Già lo sapevo: non appena ho ricevuto questo cd, da come si presentava, da quanto era illeggibile il logo della band, dalla qualità della carta usata, avevo percepito che avrebbe corso il serio rischio di essere stroncato. Infilo “Violent Affiliation” nel mio stereo e le mie paure diventano ahimè triste realtà. Una registrazione a dir poco imbarazzante accompagna infatti le note di questo platter e già questo è sufficiente a farmi storcere il naso. La voce fastidiosa di Ivan poi e il song writing totalmente immaturo, completano questo grosso pasticcio. Il genere dei nostri non sarebbe neppure da buttare dopo tutto, in quanto il terzetto ci propone un death thrash old school (un po’ scontato a dire il vero) che, rimischiando quanto già fatto in passato dai soliti mostri sacri, Sepultura (primissimo periodo), Testament e Carcass, ci propinano queste cinque indecifrabili tracce che, sono in grado tuttavia di mettere in mostra anche qualche dote, musicalmente parlando, alquanto interessante (mi riferisco a qualche assolo ben indovinato). È tuttavia il resto, il contorno, la produzione, certe soluzioni da lasciarmi a bocca aperta a indurmi a bocciare i Crypthex. Insomma ragazzi, qui c’e da metter mano a un sacco di cose: partiamo col cambiare vocalist o comunque modo di cantare, miglioriamo drasticamente l’inserzione dei testi sulla musica, puliamo il suono cosi grezzo, cerchiamo di copiare il meno possibile dal passato e forse qualcosa di dignitoso ne potrà venir fuori. Per il momento solo chi ha voglia di ascoltarsi qualcosa di death/thrash, che suoni in formato super demo, si avvicini ai nostri. Gli anni ’80 sono ormai andati, cerchiamo di farcene una ragione e inventarci qualcos’altro per andare avanti… (Francesco Scarci)
(Self)
Voto: 50
Voto: 50