Giunge con notevole ritardo sulla mia scrivania (ben 2 anni dopo la sua uscita), questo mcd di quattro pezzi dei greci Sacram: si tratta di un assalto all’arma bianca di chiara matrice swedish death. Il cd si apre con l’arpeggio malinconico di “Despair” e il profondo basso di Michalis in primo piano: poi esplode il rifferama tipico nord europeo, con chitarre melodiche di base e una batteria serrata a dettarne i ritmi, con la voce acida di Paschalis a urlare tutto il suo dissapore. La song è assai breve (2 minuti e mezzo) e lascia ben presto spazio alla lunga title track, un mid tempo controllato nel suo incedere iniziale, ma che nella sua parte centrale mostra le pregevoli doti dell’act ateniese con inframmezzi acustici, parti atmosferiche e raffinati assoli (l’ultimo forse un po’ scopiazzato da “Skydancer” dei Dark Tranquillity) ad opera della coppia di asce John e Simos. È tuttavia la terza traccia, “Family”, ad esaltarmi maggiormente per la sua variegata struttura: attacco risonante di batteria, un breve accenno melodico di chitarra e poi via, al galoppo con le classiche cavalcate tipiche del sound svedese; sorpresa finale con qualche momento di personalissima improvvisazione, arditi i ragazzi... La conclusiva “Everything Splinters” chiude con le sue autunnali melodie ed un fantastico assolo conclusivo, un discreto mcd che mi prepara con trepidazione alla imminente uscita del nuovo full lenght. Da tener d’occhio, perché il combo ellenico si dimostra parecchio interessante. (Francesco Scarci)
(Self)
Voto: 70
Voto: 70