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lunedì 25 settembre 2023

Endless Pain - The Cruel Way of War

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Thrash Metal
Un notevole thrash old-style caratterizza il primo demo degli Endless Pain (che evoca volutamente il titolo del debut album dei Kreator/ndr). 'The Cruel Way of War' è infatti un album intenso e pregevole dove una buona velocità si coniuga con trame di chitarre ben costruite ed una voce urlata che trovo originale in questo genere. Buone tutte le cinque tracce, anche se trovo un po’ noiosa la quarta, "Bloody War", per i suoi cambi di tempo per me anomali. La produzione è per cosi dire "artigianale”, ma questo lo posso capire essendo stato il primo lavoro del gruppo bresciano. Comunque la musica c’è e si sente la sua qualità, soprattutto dal vivo dove la batteria sembra un po’ meno semplicistica, pur essendo ben sostenuta in fatto di velocità. Sicuramente si meritano una qualità migliore in fatto di suono, ma per il momento può bastare (per gli altri quattro full length potete consultare il web/ndr). Di sicuro interesse per tutti i thrashers di vecchia data.

Katafalk - Storm Of The Horde

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Brutal Death
Certo che il nome Katafalk in italiano non suona un granchè bene e neanche un titolo come 'Storm of the Horde' non è da meno. Sono sincero: mi sono avvicinato a questa release con timore, ma allo stesso tempo con curiosità, conoscendo appieno l’assoluta qualità delle releases della Cold Blood Industries, label di assoluto valore e di innegabile gusto in ambito Brutal-Death-Metal. La biografia parlava di una band brutal con influenze thrash e black metal, e l’astio continuava a crescere. Inserisco il CD nello stereo, premo il tasto play e quello che ne viene fuori è un olocausto brutal-death senza compromessi! AAARRRGGGHHH!!!!! Ma da dove cazzo vengono sti Katafalk? Da Marte??? Mai sentita una band con solo un promo alle spalle, debuttare (e da li sciogliersi in tre anni dopo un altro EP/ndr) con album di tale spessore di violenza, potenza e feeling! Da sempre l’Olanda partorisce bestie disumane in ambito brutal-death, oltre ai grandi Sinister e Howitser, chi non potrebbe ricordarsi di God Dethroned, Centurian o dei Severe Torture? Bene gente, inserite anche i Katafalk nella vostra lista perché se lo meritano davvero! I nostri cinque fringuelli olandesi sono capaci di fondere molto bene (in questo li associo ai grandiosi danesi Iniquity!) linee melodiche europee con il classico stile muro di suono brutal americano, ascoltate ad esempio la parte iniziale di “Empty Life” o della title track “Storm Of The Horde”, cazzo, non è facile fondere le parti in quel modo! Tecnicamente i nostri sono messi benissimo. I due chitarristi sono davvero bravi, ma una lode va in assoluto al batterista, una delle migliori macchine da guerra mai sentite in circolazione, capace di confrontarsi sicuramente con i colossi di oltreoceano, una furia credetemi!

SVRM - .​.​. а с​м​е​р​т​ь в​в​і​й​ш​л​а у т​е​б​е в​ж​е д​а​в​н​о

#PER CHI AMA: Depressive Post Black
Avevo recensito lo scorso anno il loro vecchio EP, ‘Червів майбутня здобич’, ritorna oggi la one-man band ucraina di Kharkiv, con un nuovo brevissimo EP, ‘.​.​. а с​м​е​р​т​ь в​в​і​й​ш​л​а у т​е​б​е в​ж​е д​а​в​н​о’, la cui traduzione starebbe per ‘...e la morte è stata con voi per molto tempo’. Inevitabile che in queste parole si legga tutto il male che si sta perpretando in quelle terre nel conflitto russo-ucraino. Lo stesso male e dolore che ho sentito nelle note delle due song, “I” e “II”, che proseguono con quella mistura di post black, doom e parti atmosferiche che il buon Сергій Ткаченко (aka S., la mente dietro alla band) finisce per trasmettere lungo i sofferenti minuti di questa release. Nulla di nuovo dal fronte orientale, se non un depressive sound, soprattutto nella seconda “II”, che gronda rabbia nell’accelerazione post-black delle sue chitarre, disperazione dalle parti di tastiera e morte dalle grim vocals del mastermind ucraino, a cui dare sicuramente un significato e non lasciar scivolare via. (Francesco Scarci)

(Self – 2023)
Voto: 66

https://svrm.bandcamp.com/album/--11

Cryptopsy - As Gomorrah Burns

http://www.secret-face.com/
#FOR FANS OF: Brutal Techno Death
I feel like this album was treated rather poorly among critics yet some actually had some decent ratings. Where 'Whisper Supremacy' left off this one was the other half of it (to me). It was only another 30+ minutes but it raped the eardrums like its predecessor. I really enjoyed it and gave the artist credit by buying the CD. Any little bit helps, right? In this modern age of streaming albums, artists are suffering. 'As Gomorrah Burns' was like blasting beats behind the set and lethal guitar pieces. Songs didn't overlap, they kept the intensity high and a lot of the guitar harmonics were noteworthy. Definitely worth checking out if extreme death metal is to your liking.

The vocals were a little different, mainly they were two (it sounded like) contributors so in that respect a little different then 'Whisper...' But it sure as hell went along nicely to this onslaught of a recording. They didn't let up in intensity. I liked that about the album.

What kept me interested in the album was not just the intensity, but the guitars, the vocals and the overall sound. I thought that the way there were tempo changes often again in retrospect like 'Whisper...' too! The crunch guitars sounded killer. The distortion they used, that is. The drums kept alongside the guitars quite well. These guys built a concept into what is meant by "extreme." To look at this release in a negative fashion is not fair in an overall analysis. Because what you have here is top death metal music in an abhorrent sickness. They just toppled your speakers with noise that was in the vein of other extreme acts such as newer Exhumed, et al.

The pace just never wants to let up on here. Good production quality, too. I especially enjoyed the guitars. I felt like they just took over everything tempos, leads, distortion, and harmonics. One thing that struck me was the difference in the voice category. As discussed previously, both interchanging these low bello growls with screaming kept it more interesting to get into. It was one thing that lacked on 'Whisper...'. Well, to me, that is. I feel like this is one of the top albums in 2023. It has so much substance. It blew me away. Don't just download it, buy it. Show the death metal community that you're still supporting the scene. Those of you that got rid of your CD player, well, I don't know what to tell you then. Just give it a listen to in some form! (Death8699)


martedì 19 settembre 2023

In Flames - The Jester Race

#FOR FANS OF: Melo Swedish Death
Vintage In Flames before the fall of them. I’d say that every one of theirs all up until Jesper left and 'Clayman' was the last good IF album in existence. I get that he struggled with Alcoholism and later participated on The Halo Effect with other great musicians on that album. 'The Jester Race' is probably the most profound IF album in existence. I’d say this one, 'Whoracle', 'Colony', and 'Clayman' were their strongest releases. But 'The Jester Race' is the most melodic and original release by the band that took precedence over all their albums.

The guitars took over here and flourished throughout the album. The production wasn’t the best but the release is from 1996. So that’s the reason it’s not 100%. But the music is. All of the songs on here are epic and defined melodic death metal possibly the best sounding melodic release of that era. The vocals are good as well. It’s totally different now that Jesper is out of the band and they changed their genre of music. That’s why long-time followers stopped liking them including me. It just is bland.

All of these songs have guitars at their best. If you try to disprove of them you’ll come up short. The melodies and vocals annihilate. It’s not a hardcore release, it’s mainly just a melodic release that’s dominated the metal community and will forever make history with this one. The rhythms and the leads lead the way to perfection. If you can’t hear that in the music, then you’ve got to be tone deaf. These songs paved the wave towards effective melodic death metal.

Every band has good and bad releases. But this band gave up when 'Siren Charms' was released. Their melodic/groove metal is pathetic. Jesper I think saw the direction the band was going and just opted out of the band. Why else why else would he leave? I don’t see him quitting metal especially playing with other melodic death musicians in The Halo Effect. He’ll always be remembered as a phenomenal musician in IF now transferred to The Halo Effect. But check this one because it’s epic! (Death8699)


Steamachine - City of Death

#PER CHI AMA: Groove Death/Metalcore
Con un incipit di "pensees nocturnes" memoria, si apre l'album dei polacchi Steamachine, 'City of Death'. Se la title track nonchè traccia d'apertura, ci dice che siamo nei paraggi di un death melodico dai tratti piuttosto compassati, tanto che sembrerebbe addirittura una lunghissima intro tra scanzonati cori, riffing di circensi reminescenze, e vocalizzi growl, la successiva "Show of Death" sembra meglio demarcare i tratti di questo stralunato quartetto. La song infatti, un filo più robusta, ritmata e dinamica della precedente, apre con scoppiettanti e marcati riff pregni di un esorbitante quantitativo di groove e deliziose melodie che trovano in un breve break atmosferico, il punto di ristoro del brano. Voler però catalogare a tutti i costi la proposta dei quattro musicisti originari di Olsztyn, peraltro al loro secondo album in due anni, potrebbe però essere oltremodo oltraggioso, data l'eccelsa capacità di far transitare più generi nella stessa cruna dell'ago, che vanno da sporadiche capatine black al deathcore progressivo e l'esempio più calzante potrebbe essere rappresentato da "Monsterland", senza tralasciare death, dark, prog, metalcore, steampunk, alternative e thrash metal. A proposito di quest'ultimo ecco che "Sinister Reflection" sembra far confluire influssi industriali sopra un rifferama thrash metal oriented, con tanto di voci nu-metal e sonorità parecchio sinistre, cosi come vuole il titolo. Robusta, cattiva, acida nelle sue partiture vocali (sebbene corredata da clean vocals che andrebbero invece riviste) è invece "Acrobats of the Abyss", che tuttavia nel corso dell'ascolto mostra parti sperimentali di synth e keys che si abbineranno ad una costante ricerca di cambi di tempo. La song poi s'interrompe bruscamente per lasciar posto alla più oscura "Journey of Madness", piacevolissima da un punto di vista musicale, ma che lascia intravedere che forse l'elemento debole della band sia la voce, qui lontana dall'essere convincente. Molto meglio invece nella più pazza e schizoide "Toys Factory", che chiude brillantemente con le sue più malinconiche melodie il disco, prima delle tre bonus track "The Book of War" I, II e III, che altro non sono che i tre pezzi inclusi nell'EP uscito a maggio di quest'anno, tre brani che palesano un mood più orrorifico e tenebroso e che nella parte II vede peraltro un fantastico assolo messo in mostra. Gli Steamachine sono una bella band che davvero non conoscevo, she sembra avere qualche punto in comune con i Pyogenesis di 'A Century in the Curse of Time', ma con una maturità e personalità davvero invidiabili. (Francesco Scarci)

domenica 17 settembre 2023

...And Oceans - As In Gardens, So In Tombs

http://www.secret-face.com/
#FOR FANS OF: Symph Black
This is my introduction to ...And Oceans and I feel like they have a strong melodic death type of vibe. A lot of members belting out sounds so surreal. I cannot believe that I just discovered them. They have so many highlights to their music. The vocals hold screaming exceptionally. And the melodies are amazing. I don't really have any complaints about the album just that it's super intense and epic. They know how to incorporate magical sounds with no sense of letting up! The keyboards are in sync with the rest of the music and the tempos vary in an illustrious fashion. This whole album is tops with me.

One of the better albums of 2023 and it holds a great boon to their discography. There are variations to the songs. So are keyboard related but the most of what shows here is a vehement of a pinnacle sound that can only be ....And Oceans.

This whole album shows brutality with tremolo picking galore with the guitars and that is showing throughout. The vocals are hardcore screaming and intense. There's a lot of hate on here. And they seem to pull it off in their music and melodies. I believe there's 6 member lineup blasting away. This all encompassing gem has to be one of their best to date. Or at lease some of what I've heard. Don't cheap out and stream this, get the CD! You'll thank me for that because ...And Oceans is a top notch band that deserves to hold existence in the metal community! They need more followers!

These guys are among the best in the industry. They hold such an epic sound to them. The music compliments the vocals and the production quality is tops with me. These guys deserve a very good rating to this because it's phenomenal. Own the CD! (Death8699)


Palmer Generator - Ventre

#PER CHI AMA: Instrumental Psych/Math Rock
È il terzo lavoro dei Palmer Generator che mi appresto a recensire. Dopo lo split con i The Great Saunities e l'album 'Natura', eccomi qui a parlarvi oggi di 'Ventre', quinta fatica della famiglia PG (vi ricordo infatti che i membri della band marchigiana sono padre, figlio e zio). Ancora quattro i pezzi che compongono questo disco (come fu per 'Natura') per una durata complessiva di 39 minuti, quindi pronti per delle mezze maratone musicali? È un inizio comunque lento ma progressivo quello del trio di Jesi, con le melodie di "Ventre I", un pezzo di quattro minuti e pochi spiccioli, di sonorità ipnotico-strumentali, che ammiccano a destra e a manca, a tutte quelle che rappresentano palesemente le influenze musicali dei nostri, dal psych-math rock, al noise e il post rock. Non manca quindi niente per chi è avezzo a questo genere di suoni, che in questo caso, si confermano comunque tortuosi e un po' ostici da digerire nelle loro oscure dilatazioni spazio-temporali. Se il primo brano ha una durata "umana", già con "Ventre II" ci dobbiamo preparare a 10 minuti di sonorità più psichedeliche: l'apertura è affidata ad un semplice ma disturbante giro di chitarra che per oltre 120 secondi riesce nell'intento di intorpidire le nostre fragili menti. Poi parte un riffing circolare, dal mood un po' introverso, che continuerà un'opera di rincoglionimento totale per dei cervelli già comunque in panne. Lo dicevo anche ai tempi di 'Natura' che i suoi suoni ridondanti ci trascinavano in un vortice sonico da cui era difficile uscirne integri mentalmente, non posso far altro che confermarlo anche in questo nuovo disco, che trova comunque modo di stemperare i suoi loop infernali con porzioni sonore più oniriche, come quelle che aprono "Ventre III", una montagna da 15 minuti da scalare, riempita in realtà nei suoi primi cinque giri di orologio, da una blandissima spizzata strumentale che va tuttavia lentamente crescendo, irrobustendosi, e al contempo dilatandosi e diluendosi in strali psichedelico-siderali (mi sembra addirittura di udire una sorta di vento galattico dal decimo minuto in poi) che si dissolveranno in suoni dronico/ambientali nei suoi ultimi tre minuti. In chiusura, i nove minuti di "Ventre IV" che gioca su una robusta altalena sonica di "primusiana" memoria, tra giochi in chiaroscuro di basso, chitarra e batteria che approderanno ad un flebile e compassato atmosferico finale. Bella conferma, senza ombra di dubbio. (Francesco Scarci)

(Bloody Sound Fuctory - 2023)
Voto: 75

https://palmergenerator.bandcamp.com/album/ventre