#PER CHI AMA: Stoner/Psych Rock strumentale |
Terminata la trilogia iniziata con 'Oceanus Procellarum' e conclusasi con 'Portal', per i teutonici Pyrior è tempo di accedere ad un nuovo domani che comincia proprio da questa nuova release intitolata 'Fusion'. A distanza di quattro anni dal precedente lavoro, ecco che tornano i nostri musici berlinesi amanti di sonorità space rock che si sposano alla grande con stoner e psichedelia, il tutto rigorosamente proposto in forma strumentale. Le influenze stoner si palesano già con "Hellevator", la seconda traccia che segue la breve intro ("Guanine") di questo lavoro. L'inizio tribaleggiante (che tornerà con qualche similitudine anche nella monolitica "Norfair") lascia immediatamente posto ad un riffing roccioso, che si dimena in modo nevrotico tra cambi di tempo e melodie sghembe, che nelle porzioni soliste offrono forti rimandi classic rock. Tempo di un altro breve intermezzo desossiribonucleico ("Adenine" - una delle basi azotate insieme a Guanina e Citosina che formano il DNA e che ritroveremo come brani nel corso dell'album; probabilmente c'è un errore invece con la Timidina - doveva essere Timina per coerenza - nel suo utilizzo come titolo del pezzo acustico "Thymidine") e si riparte a rockeggiare con "Splicer" (non so se anche qui ci siano riferimenti alla biologia molecolare visto l'esistente processo di splicing), una scorribanda rock'n roll dove una bella voce roca avrebbe fatto certamente la sua porca figura. E invece no, giusto mantenersi coerenti alla propria idea di strumentalità fino alla fine? Mah, ho i miei dubbi. E allora andiamo a goderci "X", song dall'intro blues rock ma dalla successiva ritmica bella tosta e ostica da digerire, non proprio il mio pezzo preferito a dirla tutta. Molto meglio invece la title track, cosi sfrontata e visionaria, un calcio in culo per chiunque si metta all'ascolto di 'Fusion' e finalmente una song con carisma che ha modo di ammiccare anche ad un certo post-rock notturno. A chiudere il disco, ecco l'ambient onirico di "Cytosine", un pezzo delicato che sancisce la fine delle ostilità stoner proposte dai Pyrior. Francamente, mi aspettavo qualcosa di più, 'Fusion' mi sembra più un disco di transizioni per nuovi futuri viaggi interspaziali. (Francesco Scarci)
(Tonzonen Records - 2020)
Voto: 64
https://pyrior.bandcamp.com
Voto: 64
https://pyrior.bandcamp.com