#PER CHI AMA: Technical death metal, primi Death, Carcass, Morbid Angel |
Dalla Russia con furore: i Grace Disgraced sono un potente quartetto di Mosca, che hanno debuttato con questo densissimo full-lenght 'Enthrallment Traced'. L’album è una sorta di concentrato del meglio del thrash-death anni ’90 (Death, Carcass, Morbid Angel), arricchito da una spaventosa attenzione alle ritmiche e alla tecnica. Niente è lasciato al caso, nessuna scelta è banale: i tempi cambiano spessissimo, i riff si inseguono in continuazione tra cambi repentini e accelerazioni, il tutto condito da tempi dispari, sfuriate di doppia cassa e la rinuncia quasi totale alla forma canzone tradizionale (strofa-ritornello-strofa-assolo e così via: ascoltate la opening “Prophecy Of Somnambulist”). E non parliamo di veloci pillole hardcore: la maggior parte dei brani supera i 6 minuti, e la finale “Orchids Of The Fallen Empire” sfiora addirittura gli 8 minuti di lunghezza. Una vera sfida, per un genere abituato a pezzi ben più sintetici. Il primo applauso va senz’altro al granitico Andrew Ischenko alle pelli: in certi passaggi mi ha ricordato il Paul Bostaph dei tempi d’oro, per la capacità di colorare in maniera sempre diversa ogni rullata e per l’ottima gestione di tempi sincopati, stop-and-go ritmici e spietati blast-beat. Ascoltate “To Autumn” o “Adzhimushkai”, con le improvvise accelerazioni, le pause e le cavalcate ossessive di doppia cassa. Il secondo applauso è invece per le capacità vocali della cantante: Polina Berezko, bionda e apparentemente innocua, gorgoglia e ringhia per tutta la durata del disco. È un cantato perfettamente allineato con i canoni del genere e più che sbalorditivo per una ragazza ma, personalmente, il suo ruggito piatto e invariabile alla lunga stona con l’enorme varietà musicale e ritmica proposta dal resto della band. 'Enthrallment Traced' è comunque un disco d’esordio di cui essere fieri: produzione, testi, artwork, arrangiamenti e tecnica musicale sono di altissimo livello. È perfetto per i nostalgici del thrash-death e per gli amanti del metal tecnico e brutale degli anni ’90: ma se cercate originalità, forse questo non è il disco adatto. I Grace Disgraced sono giovani: sarà un piacere scoprire se la loro evoluzione li porterà a soluzioni più personali e innovative. (Stefano Torregrossa)
(More Hate Productions - 2012)
Voto: 65