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domenica 30 gennaio 2022

Pensees Nocturnes - Douce Fange

#PER CHI AMA: Black Avantgarde
Venghino signori venghino al circo infernale messo in scena dai parigini Pensees Nocturnes che tornano con un nuovo capitolo della loro sagace discografia. Il settimo album s'intitola 'Douce Fange' e non serviva dubitare nemmeno un secondo che non fosse una ridda di suoni avanguardistici e di somma imprevedibilità, come mostrato già in apertura dalla baraonda di parole e musica allestite in "Viens Tâter d’Mon Carrousel", l'ennesimo carosello di follia di Léon Harcore, qui accompagnato dai fidi gregari Jon (sax) e Jéjé (fisarmonica) e da una schiera di amici, tra cui Alasdair Dunn degli Ashenspire, Saroth dei Temple of Baal, Sinai dei Griffon e Tariq Zulficar degli Atramentum. Il disco è fuori da ogni ordinaria concezione musicale e non ne avevamo dubbi: "Quel Sale Bourreau" apre con uno splendido giro di contrabbasso e hammond che sembrano ricondurci ai The Doors di fine anni '60, ma le vocals sono le solite sguaiate della band, e il sound è un gran bordello di stili e generi, tra jazz, black, blues e avantgarde. "PN Mais Costaud!" è un giro per i paesi balcanici a scoprire usi e costumi della tradizione gipsy, con una ritmica violenta che fa da contraltare a break folklorici e un baccano a livello vocale senza precedenti. I nostri sono liberi di fare ciò che vogliono, liberi da pregiudizi e non condizionata da vincoli e imposizioni, sono semplicemente loro stessi, autori di musica tanto delirante quanto fantasiosa ed originale. La fisarmonica si prende la scena in "Saignant et à Poing" nelle ubriacanti dissonanze armoniche palesate in questa traccia dai forti richiami rurali. "Charmant Charnier" è un breve intermezzo strumentale che ci prepara a "Le Tango du Vieuloniste" che come dice il titolo, è un vero e proprio giro di tango riproposto in chiave davvero estrema, tra bordate black e la musicalità tipica del Rio de la Plata. "Fin Défunt" sembra prendere le distanze da quanto ascoltato sin qui con un vero e proprio assalto black metal che evolve ovviamente nel corso del brano con l'aggiunta dei tipici deliri vocali e musicali dei nostri, inserendo addirittura la musica tradizionale russa come ciliegina sulla torta. "La Semaine Sanglante" è un'altra tempesta black che si abbatte sulle nostre teste con le vocals stridule di uno dei frontman che si miscelano agli altri mille vocalizzi isterici che popolano un'aria forse qui più pesante che altrove, con un finale più violento che mai. Ancora note folk per l'ultimo atto del cd affidato alle turbolenze orchestral-sinfoniche della esplosiva "Gnole, Torgnoles et Roubignoles" che chiude il nuovo lavoro dei Pensees Nocturnes che, come spesso accade, non risulterà troppo facile da ascoltare, assimilare e godere al primo ascolto. Servirà infatti un'anima libera da pregiudizi per lasciarsi andare al delirio del circo infernale. (Francesco Scarci)

(LADLO Productions - 2022)
Voto: 80

https://ladlo.bandcamp.com/album/douce-fange