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martedì 5 luglio 2016

Funeral Mantra - Afterglow

#PER CHI AMA: Stoner Rock, Black Label Society, Spiritual Beggars
Alla fine del 2015 è uscito per la Sliptrick Records il primo lavoro su lunga distanza di questa heavy stoner band romana, i Funeral Mantra. L'album è molto lungo, supera i cinquanta minuti per un totale di dieci brani assai ragionati e fatti su misura per piacere ai tanti ammiratori del genere. La timbrica possente del vocalist Dude caratterizza non poco l'incedere dei brani, donando quel tocco necessario per avvicinarli ai maestri Spiritual Beggars, mentre lo stile più vintage a livello solistico e in certi riff di chitarra fanno scivolare inevitabilmente il sound verso le oscure terre dei gloriosi Candlemass. I Funeral Mantra si fanno notare per la classica devozione al Black Sabbath sound, qui più epico e per le escursioni in territorio Orange Goblin, sia per la potenza che per i giochi magnetici di alcune parti psichedeliche. Effettivamente il confine tra stoner ed heavy metal molto spesso si confonde nelle composizioni dei Funeral Mantra, che già dal nome e dall'artwork di copertina, tra l'altro molto bello, lasciano trasparire una doppia personalità insita nella loro musica. Provate ad ascoltare attentamente l'iniziale "Dimensions Onward" o la quarta "Brainlost" e troverete rimandi abrasivi che avvicinano la band capitolina anche alla particolare forma death metal dei mitici Gorefest. 'Afterglow' sebbene la durata decisamente impegnativa, si fa ascoltare volentieri perchè gioca su di un turbine di riff e una manciata di cantati veramente godibili e di sicura presa, prova che il gruppo romano, pur mantenendo un suono robusto, compatto e molto hard, non rinuncia, con motivata ragione, a costruire brani ascoltabili e memorabili, carichi di forza e che si possono ricordare, vedi "Gravestone Reveries" con il passo e le aperture da grande classico del rock. Forza, tecnica ed energia mescolate con sapiente intuizione per ottenere il giusto impatto granitico, fatto di rock pesante e acciaio, tra Black Label Society e Grand Magus ma anche tanta ammirazione verso la band di Michael Amott & soci e le sue gesta più progressive e complicate. Nel brano "In This Eyes", il quintetto italico diventa addirittura macabro, rallentando la velocità e adottando un'esecuzione al limite del doom, esasperando poi il proprio sound nella seguente omonima "Funeral Mantra", per poi scatenarsi in un monolitico anthem sludge come il brano "Parsec". Registrato e mixato egregiamente da Luciano Chessa al Moon Voice studio de L'Aquila, l'intero disco gode di un'ispirazione particolare e radiosa, messa in risalto da una produzione più che buona, da una scelta di suoni avvincente e da un'esecuzione dei brani ottima, fatta da musicisti navigati ed esperti. Sludge, heavy stoner, metal, prog rock, di tutto un po' in un disco di potente retro rock da far invidia a tanti se non a tutti, un lavoro raffinato e pregno di qualità, un macigno sonoro da ascoltare a tutto volume! Grande sorpresa! (Bob Stoner)

(Sliptrick Records - 2015)
Voto: 85

https://funeral-mantra.bandcamp.com/album/afterglow