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E giunge fino a noi dalla lontana galassia tedesca, direttamente dalla colonia spaziale della città di Lipsia, un nuovo lavoro dal vivo, del collettivo Malo Moray & His Inflatable Knee. L'autore e fondatore, Martin ‘Malo’ Riebel, conferma che l'intento di questa opera, è di mettere in musica la profondità di un cosmo sconosciuto, di galassie infinite e silenziose, ponendole in parallelo alla depressione e alla solitudine (vissuta anche in prima persona dall'artista in epoca recente) in cui versa l' umanità odierna. Il contrabbassista tedesco gioca con loop, elettronica e strumenti auto costruiti per intavolare un viaggio sonoro suggestivo, in perfetta simbiosi con i canoni della musica ambient spaziale, futuristica e d'avanguardia. Quindi, tra rumoristica cosmica, neo classicismo e sperimentazione, cresce progressivamente la curiosità dell'ascoltatore per quest'album, brano dopo brano. Realizzato come una lunga colonna sonora che si snoda tra sentori jazz, riadattati in direzione dello stile ambient di Brian Eno e l'avanguardia di Edgar Varese, il tutto filtrato da una vena molto cupa e dark oriented, che offre un tocco assai sinistro all'intera opera. Piccoli rumori colti in ambiente danno una prospettiva filmica ai brani, così, l'iniziale " Intro (A Gentle Sunrise Kisses the Surface of Mars)", già dalle prime note, mostra l'ambiente sonoro che si andrà ad affrontare lungo i solchi del disco, un assaggio di estatica, fluttuante, malinconia intergalattica, che si propaga nella sua ottima produzione di alta classe. Nella lunga e affascinante "Building Skyscrapers on Jupiter", si esaltano rumori e atmosfere inquietanti, visionarie e oscure, giocate su di un linguaggio extraterrestre destabilizzante, un tappeto musicale che vira profondamente verso melodie adatte ad un film thriller, intense e cariche di suspense. L'astratta bellezza della trama jazz che contraddistingue il brano "A Busy Suspension Bridge Floats Over a Deserted Area on Venus" è scarna e desolata come lo spazio più profondo. "The Secret of Saturn's Hexagon" mostra tutto il carisma e gli intenti neo classici di Malo, immaginandolo seduto su di un anello di Saturno, avvinghiato al suo contrabbasso che, archetto alla mano, sperimenta suoni misteriosi trasudanti sentori sinistri. Tutto, di questa lunga colonna sonora, si evolve in maniera ispirata ed omogenea. Il sound è sempre raffinato ed anche nella sua oscurità, mantiene una forte personalità intellettuale, ricca di composizioni ragionate e ben studiate, pur trattandosi di una performance live, registrata in maniera egregia, a Barcellona nel Febbraio del 2021. In questo album appare anche la singolare reinterpretazione della cover della magnifica "Listen to the Hummingbird" di Leonard Cohen, dal titolo rivisitato "Nature's Call (Listen to the Hummingbird)", brano che completa un già ottimo insieme di creazioni sonore. Un disco che è un'esperienza d'ascolto e che introduce nel modo migliore il successivo album, registrato sempre dal vivo, uscito da pochi giorni e intitolato 'Das Weltall', ovvero l'Universo. (Bob Stoner)