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Visualizzazione post con etichetta Zanjeer Zani Productions. Mostra tutti i post
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giovedì 4 aprile 2019

Monarch - Sabbat Noir

#PER CHI AMA: Sludge/Drone
Se qualcuno (come il sottoscritto) si era perso 'Sabbat Noir', quinto album del 2010 dei francesi Monarch, andato sold-out, niente paura, ci ha pensato la Zanjeer Zani Productions (in collaborazione con la Necrocosm) a restituirgli vita e dignità. I Monarch (per cui non è raro vedere il loro moniker scritto anche un ! alla fine) sono una band sludge doom drone francese che francamente non conoscevo, nata dalle parti di Bayonne e responsabile del rilascio di ben otto album e ben nove, tra split, compilation ed EP. Non male come biglietto da visita. E per chi vuole sapere cosa realmente si sia perso da questo 'Sabbat Noir', mi verrebbe da citare le parole del sommo poeta e dirvi "lasciate ogni speranza o voi che entrate". Il disco è un'unica traccia di 29 minuti (ma suddivisa in due parti) di dronico sludge che rievoca proprio la discesa agli Inferi del buon Dante in compagnia del fido compagno Virgilio. Perchè questa similitudine? Presto detto: a parte il riffing ultra mega ribassato e in slow-motion del folle quintetto transalpino (che nelle sue fila vede peraltro un membro dei Year of No Light), anche una serie di voci, sussurri e addirittura ululati, che sembrano proprio rievocare le grida dei dannati nei vari gironi danteschi. Bene, tutto chiaro no? La prima raccomandazione è di starvene alla larga se non siete proprio dei fan del genere, rischiereste di venire asfaltati o peggio risucchiati dalla provocante ed alterata proposta della band. Se poi siete dei curiosoni e poco timorati di Dio, prego fatevi avanti e lasciatevi condurre nelle viscere della Terra per farvi disturbare il cervello con simili sonorità (io, dopo la recensione non mi sono ancora ripreso). Se invece amate il genere o siete dei temerari, beh lor signoria si faccia avanti, si goda il sound asfittico e a rallentatore dei Monarch!, soprattutto nella seconda parte, dove i nostri esibiscono il meglio della propria torbida proposta dove accanto al pestilenziale buio della notte e alle grida lancinanti che ne rompono il silenzio catacombale, riesce addirittura a fare capolino una parvenza di apocalittiche melodie corrotte da Satana in persona. Paura ed orrore nelle vie dell'Inferno. (Francesco Scarci)

(Zanjeer Zani Productions/Necrocosm - 2019)
Voto: 72

https://necrocosm.bandcamp.com/album/sabbat-noir

sabato 9 marzo 2019

Faruln - The Black Hole of the Soul

#PER CHI AMA: Black, Satyricon
I Faruln sono la classica one-man-band proveniente dalla Svezia e Btsm è la mente diabolica che si presenta al pubblico con questo EP di debutto, che fa seguito ad un paio di demo usciti tra il 2015 e il 2017. 'The Black Hole of the Soul' esce per la Battlesk'rs Productions e presenta quattro feroci tracce di black glaciale che irrompono con la title track, corrosiva e ridondante quanto basta per richiamare grandi acts della scena scandinava, versante norvegese però; penso infatti ai Satyricon per quel modo di viaggiare su un mid-tempo affascinante, per poi lasciarsi andare saltuariamente a scorribande black, con la voce del frontman in sottofondo a blaterare versi scarsamente intellegibili. Il sound di questa prima traccia ha dei passaggi ipnotici affidati all'oscuro suono del basso, cosa che di certo non si può dire della successiva e mefistofelica "Recreator of the Great Silence", song lanciata a tutta velocità, e dotata di un'impalcatura sonora alquanto efferata nel suo incipit. Poi un rallentamento pauroso nella sua seconda parte si affida ad atmosfere cupe come le tenebre e a vocalizzi sempre posti in background per alimentare un senso di inquietudine legato all'ascolto del disco. Non c'è modo di restare tranquilli e godere delle sonorità del mastermind svedese, nemmeno quando a risuonare nel mio stereo c'è la lunga e mefitica "The Sworn Enemy". Qui la cadenza sembra farsi marziale, e la produzione piena e potente, esalta la qualità dei suoni, sia nelle accelerazioni che nei rallentamenti più ottundenti in tremolo picking. Per quanto il disco non dica assolutamente nulla di nuovo, si lascia ascoltare piacevolmente, complici anche le melodie che pervadono in modo non ingobrante, la musica dei Faruln e ci accompagneranno fino alla conclusiva e ferale "Dissolution", l'ultima scheggia black punk di questo 'The Black Hole of the Soul', un album che costituisce un buon punto di partenza per il musicista svedese. (Francesco Scarci)

(Battlesk'rs Productions/Zanjeer Zani Productions - 2019)
Voto: 66

https://www.facebook.com/Faruln/