#PER CHI AMA: Black/Death |
Moonreich atto III, almeno qui nel Pozzo dei Dannati, con questo quinto capitolo della loro discografia, ‘Amer’, che sembra consegnarci una band in forma dopo le fatiche del periodo Covid. Il disco include cinque nuove tracce per 43 minuti di sonorità dissonanti di scuola Deathspell Omega e su questo non avevo dubbi, condividendo il paese d’origine delle band, la Francia, che sembra aver imbastito una scena estrema che si muove proprio sulle orme dei maestri Blut Aus Nord e Deathspell Omega appunto. Quindi, il duo di Parigi si lancia con questa nuova prova miscelando ancora un death black con visionarie ed estemporanee porzioni sperimentali. Ascoltatevi il break improvviso di “Of Swine and Ecstasy”, un pezzo spigoloso ma che racchiude stralunate trovate artistiche sia a livello ritmico che solistico, con ventate di melodia che si mischiano a bordate nucleari. Le medesime che prendono fuoco nella seconda “Amer”, la title track, un concentrato di death black senza troppi fronzoli, fatto salvo per un malinconico rallentamento nella seconda metà del brano che ne controverte il mio giudizio finale, un po’ abbottonato fino a quel momento. Il disco comunque prosegue su coordinate similari, tra rasoiate ritmiche dal piglio post-black (“Astral Jaws”), laceranti rallentamenti atmosferici, voci addirittura grooveggianti (“Where We Sink”), ma anche una certa venatura progressiva che sembra chiamare in causa Enslaved e The Ocean (ancora “Astral Jaws” e la lunga – oltre 13 minuti – e tribaleggiante “The Cave of Superstition”). ‘Amer’ alla fine è un lavoro complesso, che forse all’inizio potrà puzzare di già sentito, ma che dopo innumerevoli ascolti, potrebbe invece rivelare interessanti aspetti che inizialmente rimangono celati dietro ad un ascolto superficiale. Un disco a cui dare più di una chance. (Francesco Scarci)
(Ladlo Productions - 2023)
Voto: 73
https://ladlo.bandcamp.com/album/amer
Voto: 73
https://ladlo.bandcamp.com/album/amer