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martedì 29 giugno 2021

Belëf - Infection Purification

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Black/Death, Behemoth
Spesso accade che dalla sola copertina di un disco sia possibile risalire al genere musicale, quanto mai scontato, e talvolta sia possibile saggiare anche la qualità di una band. È il caso di questi francesi Belëf, e al loro esordio, rimasto poi tale, su lunga distanza, dopo sette anni spesi di gavetta e un mcd all’attivo ('Deathwind Legion'), sfruttando un’ottima chance concessagli dalla Candlelight Records. Il quartetto transalpino, capitanato da Adramelech (chitarre) e Mordred (voce), propina 56 minuti di estenuante black metal di ben poco valore. Già dall’iniziale “Brutal Destruction” (che dura ben 12 minuti!!) si capisce che non abbiamo a che fare con dei geni della musica. I quattro ragazzi s’impegnano alla ricerca di un proprio sound, per uscire dal marasma raw black metal. Cercano (raramente) di abbinare alla furia tipica del genere anche qualche soluzione vicina ai primi lavori degli Emperor. Se proprio volete farvi un’idea un po’ più chiara di quello che suonano i nostri, potreste immaginare un ibrido tra i Behemoth (quelli death), i primi Marduk, gli Zyklon e le dissonanti armonie dei Ved Buens Ende di 'Written in Waters', il tutto condito da forti inflenze death/thrash tipiche dello stile americano. Vocals gracchianti, batteria stile mitragliatrice, chitarre marce e piatte, che rappresentano i punti di forza di 'Infection Purification'. Negli ultimi due minuti di “Immortal Abomination” si cela una traccia nascosta (come se ce ne fosse stato bisogno), una scheggia breve ed impazzita di inaudita violenza. Per me, un album semplicemente da dimenticare. (Francesco Scarci)

(Candlelight Records - 2005)
Voto: 45

https://www.metal-archives.com/bands/Bel%C3%ABf/13777