Cerca nel blog

venerdì 29 settembre 2017

Baroness - Red Album

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Stoner/Sludge, Mastodon, Isis
Sono passati esattamente dieci anni dal debutto degli statunitensi Baroness (dopo due ottimi EP dello scorso anno). Era il 2007 quando ci fu infatti l’esordio di questa band proveniente dalla Georgia, che fu un vero fulmine a ciel sereno per il sottoscritto. Undici tracce di suoni a cavallo tra sludge, stoner rock, psichedelia e death, che facevano ben sperare per il futuro di quest’entusiasmante band. Si parte alla grande con “Rays on Pinion”, song che delinea, dopo una lunga suggestiva intro, la direzione musicale intrapresa dal combo di Savannah: influenze derivanti da Isis e Mastodon in prima linea, coadiuvate dall’insana follia dei Neurosis, contraddistinguono infatti 'Red Album'. La successiva e ammaliante “The Birthing” ci mostra il connubio possibile tra il southern rock’n roll e il death metal, passando attraverso ipnotici e conturbanti passaggi doom. L’album continua a crescere di intensità anche con le successive “Isak” e la lisergica “Wailing Wintry Wind”, mostrando come sia intelligente riutilizzare linee di chitarra vecchie ma assi catchy, di 30-40 anni fa (di scuola Led Zeppeliniana per capirci), in un contesto moderno e più duro. Stupendo poi l’intermezzo folky “Wanderlust”, un vibrante arpeggio di un paio di minuti che spiana la strada a “Cockroach En Fleur” e alla seconda parte del disco, forse più intricata e di difficile ascolto. Rock, swing e un groove pazzesco si plasmano alla grande con la durezza dello sludge/stoner; ottima la performance vocale di John Baizley, una specie di ibrido tra Ian Astbury dei The Cult e il vocalist dei Mastodon. Eccezionale anche la prova del drummer Allen Blickle (ascoltatevi l’altro intermezzo “Teeth of a Cogwheel”), potente, preciso e creativo. Che grande debutto per una band dal futuro “oscuratamente” luminoso... (Francesco Scarci)

(Relapse Records - 2007)
Voto: 85

https://baroness.bandcamp.com/album/red-album