BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Metalcore/Deathcore, As I Lay Dying |
Metalcore, metalcore e solo metalcore... Mi sono domandato più volte se la Metal Blade non fosse in grado di produrre altro. Avrete quindi intuito che ci troviamo di fronte all’ennesimo gruppo dedito a queste sonorità, che la casa discografica tedesca è da sempre pronta a sfruttare per rastrellare un po’ di quattrini. Il quintetto dell’Ohio, qui aiutato dal buon Mark Hunter dei Chimaira, propone il solito death metal melodico contaminato da suoni americani, sulla scia di Unearth e As I Lay Dying, e con qualche reminiscenza che riporta a Dark Tranquillity e Soilwork. Non esaltatevi troppo però, perché il combo statunitense, nonostante strabordi di energia, aggressività e rabbia, è abbastanza carente dal punto di vista delle idee. In 'Restless in the Tides' ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso celebre il genere: riffing selvaggio e potente, stop’n go, urla sgraziate (in pieno stile Unearth), cori ruffiani, ritmica serrata e una gran dose di melodia. Peccato che in tutto ciò, non ci sia un briciolo di personalità, che possa rendere distinguibili, i Forever in Terror, all’interno del marasma esagerato di band, che popolano il panorama metalcore. Pessima poi la cover del disco, ad opera di Derek Hess che ha collaborato anche con In Flames e Converge. Sarà stata la loro tenera età all'esordio, di certo non si sono confermati molto più maturi con i successivi lavori assai banali. Consigliato alla fine solo a chi non può fare a meno di acquistare l’ennesimo album metalcore. (Francesco Scarci)
(Metal Blade - 2007)
Voto: 50
https://www.facebook.com/foreverinterror
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