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sabato 1 luglio 2023

Miasmes - Répugnance

#PER CHI AMA: Black/Death
Li avevo recensiti poco meno di un anno fa in occasione del loro EP di debutto, 'Vermines'. Tornano oggi i francesi Miasmes, questa volta con Lp d'esordio, 'Répugnance'. Lo stile black old school mi sembra trovare ampie conferme anche in questa nuova release, che sembra non far sconti a nessuno in fatto di brutalità. Nove i pezzi a disposizione per sancire la ferocia di questo terzetto transalpino che, fin dall'iniziale "Délivrance", fa della violenza il proprio pamphlet con un sound davvero malvagio e incazzato. Echi di Impaled Nazarene sembrano confluire nell'impasto sonoro dei nostri con un concentrato granitico di black, death e punk. Ecco, queste poche righe basterebbero a descrivere il contenuto di questa release, che di certo non sprizza originalità dai suoi pori, ma che poi in realtà mostra come per fare un bel bordello, sia necessario anche avere gli attributi, le idee, e le competenze. Ebbene, i Miasmes non si tirano certo indietro, macinano vittime lungo il proprio cammino con armi convenzionali, dal basso assassino di "Prophétie" che ben va a braccetto con il caustico screaming di G. E poi ancora "Calvaire" e le sue ritmiche tanto devastanti quanto sghembe, e quelle sue chitarre che potrebbero evocare anche i Mayhem, con quel rifferama più vicino ad una sega circolare che al suono della sei corde. Non male poi l'assolo selvaggio che chiude il pezzo che ci introduce immediatamente ad un'altra song di violenza inaudita, "Peste". Se pensate di trovare melodie ruffiane, parti orchestrali, break atmosferici o quant'altro, beh potete pure scordarvelo, qui non passa lo straniero, diceva qualcuno. E siamo solo a metà strada. Il massacro infatti continua "Répulsion", una song che per lo meno, nel suo incipit mostra un approccio più mid-tempo, cosa che non si può altrettanto dire di "Malemort" e "Aversion", un altro paio di brani che ci rifilano un uno-due tra mandibola e stomaco, lavorandoci poi ai fianchi, con precisione chirurgica la prima, e dirompenza punk hardcore la seconda. Siamo quasi agli sgoccioli e mancano le ultime due song, la deflagrante "Destructeurs" (con cui però inizio a percepire i primi segni di stanchezza dall'ascolto della release) e la conclusiva "Pestilence", il pezzo più lungo del lotto, che condensa verosimilmente quanto ascoltato nei precedenti 36 minuti con ritmiche serrate di scuola Mayhem unite a quell'attitudine degli Impaled Nazarene. Alla fine 'Répugnance' è un album onesto di suoni vecchia scuola che piacerà però esclusivamente agli amanti di tali sonorità e pochissimi altri. (Francesco Scarci)

(Ladlo Productions - 2023)
Voto: 70

https://ladlo.bandcamp.com/album/r-pugnance