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domenica 29 novembre 2020

Tableau Mort - Veil of Stigma. Book I Mark of Delusion

#PER CHI AMA: Esoteric Black, Batushka
Di base a Londra, ma in realtà formati da elementi provenienti anche da Polonia, Italia e Romania, i Tableau Mort propongono un ferale black liturgico che per forza di cose richiama immediatamente un nome della scena estrema, i Batushka, che prenderemo in considerazione come vera band di riferimento per la compagine di quest'oggi. Si, perchè quando "Impending Corruption" divampa nel mio stereo con la furia micidiale del suo black, stemperata da quei cori da chiesa, il paragone con l'ensemble polacco è quasi d'obbligo. 'Veil of Stigma. Book I Mark of Delusion', album di debutto dei nostri, è un buon disco che aiuterà i fan dell'ormai doppio progetto Batushka, a trovare una soluzione alternativa ai bisticci dei due musicisti polacchi. Tanto meglio allora lasciarsi assorbire dalle atmosfere del quintetto londinese (con il vocalist James Andrews unico britannico della band) che si alternano a lancinanti ritmiche sferragliate a tutta velocità, come testimoniato dalla seconda, a tratti più pacata, "Fall of Man". La proposta si mantiene nei paraggi di un liturgical black metal soprattutto con la terza "Carpenter of Sorrow", ove i canti ecclesiastici si abbinano ad una ritmica a tratti spietata. Non siamo ai livelli degli esordi della band polacca citata all'inizio, però posso dire con assoluta franchezza che i Tableau Mort non sono affatto malaccio, forse ancora troppo ortodossi nella loro proposta forzatamente black, ma comunque in grado di regalare dei passaggi interessanti con la più atmosferica "Broken on the Wheel" o la mia favorita "Tapestry Sewn" (al pari della conclusiva "Beyond His Gaze", ove emerge anche qualche riferimento musicale ai Cradle of Filth). In queste tracce, la componente cerimoniale assume connotati ben più ampi rispetto al minimalismo mostrato nelle precedenti. Siamo ancora però lontani per parlare di miracolo musicale, ma si sa, che la strada per il Paradiso (ops per l'Inferno) è lastricata di buone intenzioni. (Francesco Scarci)