Cerca nel blog

martedì 1 aprile 2014

Nevroshockingiochi - Scena 2

#PER CHI AMA: Post Punk/Industrial
Dopo diverso rock nelle mille sfumature possibili, inserire un cd come "Scena2" ti scollega il cervello e ti de-localizza fisicamente. Alla stregua di una terapia d'urto basata su immagini forti e disagianti (vedi Arancia Meccanica), i NEVROSHOCKINGIOCHI (NSG) amano disturbare e colpire la materia grigia con suoni industrial/elettronici. L'album, il secondo dopo l'esordio del 2009, contiene dieci brani divisi in tre capitoli (attacco, pseudosoggettiva, totale), cantati, sussurrati e urlati rigorosamente in italiano. Componente fondamentale della band è il binomio teatro e musica che li ha visti impegnati in diverse collaborazioni, puntando su atmosfere che riprendono quotidianità, mescolata a malessere esistenziale. Infatti i testi sono sempre molto duri, come i suoni che si insinuano e a primo impatto creano uno stato di malessere profondo, simile ad un incubo senza fine. Cigolii, martelli pneumatici, fischi e tutto quello che la nostra società industriale può offrire, integrano la classica ritmica composta da batteria e basso, a volte talmente snaturati che si fatica a distinguerli. Chitarra e synth/campionatori si preoccupano di completate il delirio sonoro che mira ad insinuare un insano senso di malessere metafisico. La sezione cantata ricorda, per alcune sfumature, il buon Battiato e Morgan nel periodo Blu Vertigo, mentre i testi mirano più a ricreare emozioni con singole parole e brevi frasi che dare un senso all'intera traccia. Pezzi come "ciNECROnica" prendono spunto dalla scuola Depeche Mode e in continuo crescendo ritmico che diventa ipnotico, sostenuto da synth altrettanto magnetici. "Piccoli Omicidi Fatti in Casa" esordisce con un basso distorto che accompagna campionamenti industrial, mentre il vocalist alterna parlato ed urlato per dare enfasi ai passaggi critici della canzone. Preciso che considero quanto appena scritto una pura descrizione personale delle mie percezioni sensoriali. Un disco come questo non necessita di classificazioni o altro, ma di essere ascoltato e vissuto anche visivamente, come proposto dai NEVROSHOCKINGIOCHI. (Michele Montanari)

(Only Fucking Noise - 2013)
Voto: 70